Saviano critica la Lombardia su Le Monde, Salvini: "Senza vergogna". Dimentica El Pais?
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Saviano critica la Lombardia su Le Monde, Salvini: "Senza vergogna". Dimentica El Pais?

Saviano risponde: "Il confronto immediato e impietoso è quello tra Fontana e Zaia. Se arrivi a intestarti anche le critiche che non ti riguardano personalmente, sei alle cozze"

Salvini e Saviano
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14 Aprile 2020 - 19.21


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Salvini (che poche settimane fa ha rilasciato un’intervista a El Pais in cui criticava il sistema Italia) si scaglia contro Roberto Saviano per “Un’intervista in un giornale straniero in cui racconta che la colpa di quello che accade in Lombardia è mia sostanzialmente”. E chiude: “Risparmiati ste cazzate”. 
La gogna è continuata su Facebook, dove Salvini ha scritto che Saviano è ‘Senza vergogna’. Lo scrittore e giornalista non ci sta e risponde: “A dire il vero, l’articolo che ho scritto per Le Monde – non è un’intervista, quindi, come sempre, parli senza aver letto – è una analisi comparata delle reazioni al diffondersi della pandemia nelle regioni più colpite del Nord.
Il confronto immediato e impietoso è quello tra Fontana e Zaia. Da un lato il fallimento tolate, dall’altro, fino a ora, una serie di scelte azzeccate, che hanno salvato migliaia di vite. Mi rendo conto che, pur essendo Zaia un compagno di partito, è oramai il tuo più acerrimo concorrente: uno che fa fatti da un lato e uno che si è ridotto a fare la soubrette televisiva, dall’altro.
Detto ciò, se arrivi a intestarti anche le critiche che non ti riguardano personalmente, al paese mio significa che stai alle cozze.
Tanto lo sappiamo tutti che, appena in Lombardia inizierà la resa di conti, quando i vertici regionali dovranno rispondere delle migliaia di contagi (e di morti) che si potevano e si dovevano evitare, il primo a buttare a mare Fontana, Gallera e tutti i leghisti coinvolti sarai tu, Capitan Codardo”. 
Nell’articolo Saviano scrive: “La regione più forte, di maggior successo e più ricca che si è dimostrata la meno preparata ad affrontare la pandemia, con scelte a cui i suoi leader dovranno rispondere prima o poi. Questa regione è il territorio di Silvio Berlusconi e la roccaforte di Roberto Formigoni, recentemente condannato a cinque anni e dieci mesi di carcere per gravi atti di corruzione riguardanti, precisamente, i legami tra potere regionale e settore sanitario privato”.
Segue poi una denuncia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema lombardo: “Dieci anni fa, durante un programma televisivo, ho esposto ciò che era già ovvio per qualsiasi investigatore, vale a dire che la camorra napoletana e la ‘ndrangheta calabrese si erano infiltrate nell’economia legale nel Nord, a seguito della mafia siciliana che, negli anni ’70, fu la prima a investire in questi territori”.  Ancora: “Il mio intervento aveva causato una tale controversia che il programma fu allora costretto ad accogliere il ministro degli interni, Roberto Maroni (predecessore di Matteo Salvini a capo della Lega Nord), così che lui potesse rispondere alle mie accuse. Le condanne giudiziarie caddero poco dopo, e oggi è un dato di fatto: in molte aree del nord Italia, le mafie adottano la loro legge”.

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