Nikolay Briko, epidemiologo del Ministero della Sanità russo, nonostante nel Paese i numeri sul contagio da Coronavirus siano ancora relativamente contenuti, ha dichiarato che “a Mosca è già difficile tenere a bada la catena del contagio”.
Briko quindi segue la linea di Putin, che ieri ha dichiarato che la situazione in Russia “sta peggiorando” e che le prossime settimane sarabbo “decisive”.
Solo nelle prossime settimane si saprà se le misure di contenimento messe in atto hanno avuto efficacia, ha confermato oggi Briko, commentando sul canale Rossiya24 il lockdown a Mosca e in altre città russe. Secondo l’esperto, “siamo di fronte a una tendenza al rafforzamento, all’ampliamento dell’intensità del processo epidemiologico. Secondo i criteri Oms, ci troviamo, almeno Mosca si trova, a tra la terza e la quarta fase di sviluppo del processo epidemiologico, quando è già difficile tenere traccia delle fonti dell’infezione, di una evidente catena di diffusione del contagio”.
Rispetto a ieri, la Russia ha registrato altri 2.774 casi di contagio da coronavirus, oltre la metà a Mosca, e il dato porta il conteggio complessivo a 21.102 casi in 82 regioni della Federazione. I nuovi casi a Mosca sono 1.489, nella regione circostante 460. I nuovi decessi confermati sono 22, per un bilancio complessivo di 170 morti attribuiti al Covid-19 nel Paese. Ma da più parti questi numeri vengono messi in dubbio, perché frutto di screening parziale e concentrato nella capitale, mentre i cinesi che rientrano dalla Russia contagiati, facendo temere una ‘ondata di ritorno’ in patria, sono la prova di focolai accesi nelle enorme zona di frontiera sino-russa, una linea porosa, lunga oltre 4.000 chilometri.
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