Un migrante positivo a Pozzallo, il sindaco blinda l'hotspot: "Non si entra e non si esce"
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Un migrante positivo a Pozzallo, il sindaco blinda l'hotspot: "Non si entra e non si esce"

Roberto Ammattuna ha fatto un doppio esposto alla procura di Agrigento e a quella di Ragusa: "Il ragazzo è sbarcato a Lampedusa ed è arrivato qui, qualcuno ha sbagliato"

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10 Aprile 2020 - 14.56


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Il caso di Covid-19 in un 15enne egiziano dell’hotspot di Pozzallo, nel ragusano, ha spinto il sindaco Roberto Ammatuna a blindare la struttura e a fare un doppio esposto alla Procura di Agrigento e a quello di Ragusa, che si unisce alla richiesta di un atto ispettivo da parte dell’assessorato alla Salute della Regione siciliana. 
Il ragazzo è sbarcato negli scorsi giorni a Lampedusa, era stato trasferito a Porto Empedocle e da qui a Pozzallo e ora Ammatuna pretende chiarezza: “Qualcuno ha sbagliato e le responsabilità vanno accertate”. La notizia della positività al coronavirus del giovane migrante è arrivata nella notte. “Aveva febbre alta e una congiuntivite – racconta – un grosso campanello d’allarme in un soggetto così giovane. Così abbiamo deciso di sottoporlo al tampone, verso mezzanotte è arrivato l’esito, purtroppo positivo”.
Gli altri migranti trasferiti nell’hotspot non presentano al momento alcun sintomo, ma il sindaco Ammatuna ha blindato la struttura mettendo nero su bianco le sue disposizioni in un’ordinanza lunga tre pagine. “Da lì non si esce e non si entra – dice -. Inoltre ho preteso che tutti gli operatori siano sottoposti a tampone, pur essendo dotati di dispositivi individuali di protezione. Un atto indispensabile per restituire serenità alla mia comunità”. Il timore per il primo cittadino è che questa vicenda possa alimentare “il germe del razzismo” in una “città che è sempre stata aperta e accogliente”. Nel centro che conta poco meno di 20mila abitanti la preoccupazione è tangibile. “Viviamo una fase delicata e serve la massima attenzione di tutti, simili errori non devono accadere e per questo ho chiesto che si faccia chiarezza al più presto”.
A Porto Empedocle nel frattempo sono arrivati 72 migranti soccorsi ieri a largo di Lampedusa. “Ovviamente qui non possono essere portati. Nell’hotspot non entra nessuno”, avverte. Anche perché nella cittadina del Ragusano sono circa 540 le persone in isolamento domiciliare. Marittimi e tecnici a lavoro su navi da crociera, piattaforme estrattive e multinazionali, soprattutto, rientrati a Pozzallo da altre regioni italiane e dall’estero. “Con questi numeri siamo una città ad alto rischio. I controlli vengono effettuati a campione, anche perché con otto vigili in tutto non possiamo certo monitorarli tutti e tutti i giorni. Se qui scoppiasse un focolaio potrebbe essere una tragedia”, conclude.

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