Il Viminale annulla l'ordinanza del sindaco-sceriffo e lui sbotta: "Vomitevole"
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Il Viminale annulla l'ordinanza del sindaco-sceriffo e lui sbotta: "Vomitevole"

Il primo cittadino di Messina, Cateno De Luca aveva stabilito l'obbligo di registrarsi con 48 ore di anrticipo per chiunque volesse entrare in Sicilia attraverso il porto di Messina

Il sindaco di Messina Cateno De Luca
Il sindaco di Messina Cateno De Luca
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8 Aprile 2020 - 09.00


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Un personaggio sopra le righe, già querelato dalla ministra Lamorgese e che adesso è protagonista di un nuovo scontro.
“E’ vomitevole che un ministro della Repubblica, in questo momento di emergenza, si occupi di una procedura straordinaria per annullare una ordinanza di un sindaco che è restrittiva e rispetta i principi di questo momento che stiamo vivendo di emergenza Coronavirus. Ancora più restrittivo per la salute pubblica. E’ proprio vomitevole. Lamorgese è inadeguata, si dimetta”.
Così, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, commenta a caldo, la decisione del Consiglio di Stato che ha annullato l’ordinanza del primo cittadino di chiudere l’ingresso della città dello Stretto a chi non è autorizzato. Il Consiglio di Stato ha espresso con la massima urgenza parere favorevole sulla proposta del Ministero dell’interno per annullamento, in via straordinaria, dell’ordinanza del Sindaco di Messina dello scorso 5 aprile con cui ha imposto a ”chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia che viaggi a piedi sia che viaggi a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto” l’obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, fornendo una serie di dati identificativi e di informazioni personali”, e di ”attendere il rilascio da parte del Comune di Messina del nulla osta allo spostamento”.

“E’ vomitevole che lo stesso ministro che ha denunciato il sindaco di Messina per vilipendio – prosegue Cateno De Luca – non si è preoccupato di risolvere gli sbarchi abusivi che si registrano in Sicilia e cito per tutti la Renault 4 che continua a scorrazzare per la Sicilia”. Che annuncia anche di volere “consegnare la fascia tricolore alla Lamorgese” invitandola “ad occuparsi lei della fase emergenziale”. Il sindaco di Messina Cateno De Luca ribadisce “alla luce dell’ulteriore gesto che ha fatto il ministro” che “Lamorgese conferma la sua inadeguatezza al ruolo istituzionale che ha e quindi si deve dimettere”. Poi spiega: “La ministra agisce violentando il territorio e le rappresentanze democratiche del territorio – dice De Luca- Non vedo l’ora di assistere a questo spettacolo indecoroso di un Consiglio dei ministri che si riunisce per deliberare l’annullamento dell’ordinanza del sindaco De Luca e attendo pure che il Presidente della Repubblica faccia il suo decreto, come prevede la procedura, per recepire la delibera di annullamento”. “Consegnerò simbolicamente la mia fascia tricolore al ministro Lamorgese, la farò avere in Prefettura e aspettiamo che venga la signora ministra a gestire questa situazione di emergenza che noi in trincea continuiamo a gestire, è un obbligo nei confronti dei miei cittadini. Diversamente mi sarei dimesso ma in questa fase non lo faccio. E’ ovvio che aspetto la ministra a gestire la situazione emergenziale in modo tale da tranquillizzare il popolo siciliano di fronte a questa vergogna di sbarchi abusivi che rasentano i crimini di Stato”, conclude Cateno De Luca.

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