Oggi è scattata l'ennesima stretta: ecco cosa chiude e cosa resta aperto
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Oggi è scattata l'ennesima stretta: ecco cosa chiude e cosa resta aperto

Il premier: 'Ci sarà un riscontro sulle misure solo fra un paio settimane

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12 Marzo 2020 - 08.13


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Apertura in netto rialzo per lo spread fra Btp e Bund dopo la nuova stretta sull’Italia per l’emergenza coronavirus.

Il differenziale segna 205 punti contro i 191 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale è
pari all’1,27%.  

In vigore da oggi e fino al 25 marzo il nuovo decreto che prevede la chiusura di ulteriori attività e servizi non essenziali: stop anche a bar, pub e ristoranti; restano attivi tra gli altri idraulici, meccanici, benzinai, tabaccai ed edicole. “Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore domani”, ha detto Conte annunciando il dpcm.

“Per avere un riscontro effettivo” di queste misure “dovremo attendere un paio di settimane” ha spiegato in diretta Facebook il premier elencando le nuove disposizioni:  “Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa.  Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Restano garantiti i trasporti. 

Chiudono i negozi, i bar, i pub e i ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio. Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi”. Le fabbriche resteranno aperte ma “con misure di sicurezza. “Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività”. 

“Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili” ha sottolineato Conte.

“Chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili”. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte.

Idraulici, meccanici, pompe di benzina resteranno aperti. E’ quanto prevede il Dpcm sulle nuove restrizioni che il premier Giuseppe Conte firmerà a breve sulle nuove restrizioni in tutta Italia. Anche gli artigiani resteranno aperti. Sono tutti infatti considerati servizi essenziali

Edicole e stampatori resteranno aperti. E’ quanto prevede, a quanto si apprende, il Dpcm che il premier Giuseppe Conte si appresta a firmare sulle nuove restrizioni in Italia. 
Anche i tabaccai, si apprende ancora, restano aperti.

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