Coronavirus, decreto del governo: anche esercito e forze di polizia per circoscrivere i focolai
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Coronavirus, decreto del governo: anche esercito e forze di polizia per circoscrivere i focolai

Riunione del consiglio dei ministri. "A tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con casi confermati dovrà essere applicata la misura della quarantena con sorveglianza attiva"

Conferenza stampa del Governo per l'emergenza coronavirus
Conferenza stampa del Governo per l'emergenza coronavirus
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23 Febbraio 2020 - 10.29


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Il premier Giuseppe Conte ha annunciato durante la conferenza stampa a margine del Consiglio dei Ministri riunitosi in emergenza, quali sono i provvedimenti contenuti nel decreto emanato per il contenimento del coronavirus dopo la scoperta dei primi focolai.

Abbiamo adottato un decreto per tutelare la salute degli italiani, che è quella che ci sta più a cuore e che nella gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto” dice il premier Giuseppe Conte ripetendo più volte che gli italiani “devono avere fiducia” della politica e delle istituzioni scientifiche, che stanno facendo tutto il possibile. Le misure di cui parla il presidente del Consiglio riguardano al momento i dieci comuni del lodigiano individuati venerdì, dove vivono oltre 50mila persone, e l’area di Vò Euganeo, in provincia di Padova. Saranno, a tutti gli effetti zone rosse: non si entra e non si esce. Non solo: all’interno delle zone focolaio “l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità – dice il decreto – è condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale”. E a tutti coloro che hanno avuto “contatti stretti con casi confermati” dovrà essere applicata la “misura della quarantena con sorveglianza attiva”.

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Forze dell’ordine ed esercito per circoscrivere i focolai – Divieto di allontanamento e di ingresso nelle aree “focolaio” del virus, che saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessità, anche dai militari, con sanzioni penali per chi viola le prescrizioni. Stop alle gite scolastiche in Italia e all’estero, sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche quarantena con “sorveglianza attiva” per tutti coloro che sono stati in contatto con casi confermati del virus. Questi i punti focali del decreto messo a punto dal governo.

Multa ma anche arresto per chi non rispetta divieto – “Il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale”, che prevede una multa e l’arresto fino a 3 mesi. Misure pesantissime, dunque, che potranno essere estese anche ad altre aree nel caso fosse necessario. “Dobbiamo essere flessibili anche perché non è detto che le misure prese oggi siano utili domani” ha ammesso il premier.

Possibile chiusura di scuole e uffici pubblici – E ancora, chiusura di scuole, negozi e musei, stop a concorsi, attività lavorative private e degli uffici pubblici, fatti salvi i servizi essenziali, limitazione per la circolazione di merci e persone. Il Consiglio dei ministri, al termine di una riunione fiume nella sede della Protezione Civile, approva un decreto con misure durissime per tentare di arginare il diffondersi del coronavirus.

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Non ci sarà la sospensione di Schengen – “Allo stato non vi sono le misure per chiedere e ottenere la sospensione del trattato di Schengen e in particolare della libera circolazione delle persone. È allo stato una misura draconiana e non commisurata alle esigenze di tutela della salute dei cittadini italiani”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa al termine del cdm nella sede della Protezione civile. Il blocco dei valichi e della circolazione delle persone sarebbero “misure inadeguate e del tutto inefficaci”, che avrebbero “un impatto devastante sulla nostra economia”. “Cosa vogliamo fare dell’Italia un lazzaretto?”, ha aggiunto Conte rispondendo indirettamente alle forze dell’opposizione che da giorni lo chiedono.

 In arrivo un secondo decreto – “Nei prossimi giorni interverremo anche con un altro decreto legge con misure che siano in grado di sopperire all’impatto economico” del contagio. Ha detto ancora Conte: “Quando dico che il governo non lascerà sole le popolazioni dico questo”.

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