Segre: "Chi ricorda la guerra non vuole che accada mai più"
Top

Segre: "Chi ricorda la guerra non vuole che accada mai più"

Liliana Segre: "Sarò presidente della commissione contro l'odio e lo farò con amore"

Liliana Segre
Liliana Segre
Preroll

globalist Modifica articolo

8 Gennaio 2020 - 17.34


ATF

Ospite a L’Aria che Tira su La7, la senatrice a vita Liliana Segre ha avuto parole dure per commentare la situazione mondiale di questi giorni: “Spero nel buon senso degli uomini. Chi parla di guerra è lontano anni luce da chi ha combattuto veramente”.
“Chi si ricorda la guerra, ritiene che non debba più esserci in questo tempo – sottolinea la testimone della Shoah – Dopo scoperte e cose bellissime per l’uomo non dovrebbero tornare queste cose terribili. Mi batto per questo. Spero che l’uomo dimentichi questa forma ancestrale di essere l’uno contro l’altro. Le parole fanno la differenza con il passato. È un argomento enorme, quello della trasmissione delle parole sui social. C’è chi distrugge la moralità di una persona, un ragazzo a scuola, una famiglia. Colpiscono più di un drone”. Sulla commissione proposta riguardo il discorso d’odio, al momento accantonata, ha detto: “Ci sono state altre priorità dal punto di vista politico. Ma non è stata messa da parte. Dal mese prossimo inizieremo a mettere in piedi questa commissione con tutta la buona volontà di quelli che ne faranno parte. A 90 anni sarò io la presidente, con tutto l’amore che ho nel farlo. Come vittima dell’odio fin da bambina sono sempre stata molto attenta, questa realtà è il contrario di quella che avrei voluto io”
“È lontana dal voler essere una commissione in cui si punisce, si censura, termini che mi son stati imputati – spiega la Segre – Non è questo il senso. Avrà una grande attenzione contro il discorso d’odio che può sfociare in niente di buono. L’ho visto sulla mia pelle: dalle parole si è passati ai fatti. Si cercherà di combattere questi episodi in tutti i modi: dall’assemblea condominiale, fino a un sorpasso in strada. Ma non punendo. Segnalando all’autorità, cercando di far capire con una campagna contro l’odio a tutti i livelli. Salvini si fida di me ma ha paura dei poteri della commissione dopo di me? La commissione dovrà sottostare ai doveri della democrazia e quando mancherò io, spero più tardi possibile perché mi piace molto la vita, lo farà anche il prossimo presidente. Salvini mi ha chiesto di essere ricevuto e io come sempre ho aperto la porta di casa mia. È venuto con la sua bella bambina, siamo stati insieme e abbiamo preso il caffè senza che nessuno di noi cambiasse idea. Premio Nobel per la pace? Non penso di meritarlo, dentro di me io non ho perdonato e non ho dimenticato”. 
“Vivere sotto scorta per me è stata una grande fortuna – continua la senatrice a vita, prima di concludere con un pensiero sulle sardine – Ho incontrato dei nuovi amici, straordinari. I carabinieri sono diventati parte della mia famiglia e fanno parte della mia quotidianità. Le sardine? Al di là del fenomeno, mi piace che abbiano idee loro. I giovani si sono disinteressati alla politica negli ultimi anni, magari ignorando persino il nome del Presidente della Repubblica. Ma qusti movimenti, come Greta per l’ambiente o le sardine, dimostrano che ci sono dei cittadini che vogliono prendere delle decisioni”.

Native

Articoli correlati