Il sindaco leghista di Riace pubblica l'indirizzo di Jasmine Cristallo, lei lo querela
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Il sindaco leghista di Riace pubblica l'indirizzo di Jasmine Cristallo, lei lo querela

Antonio Trifoli ha messo su Facebook i dati della leader delle Sardine calabresi e poi si scusa

Antonio Trifoli e Jasmine Cristallo
Antonio Trifoli e Jasmine Cristallo
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7 Gennaio 2020 - 16.05


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Una polemica che, forse, finirà in tribunale. Perché la referente delle Sardine in Calabria, Jasmine Cristallo ha annunciato di voler querelare il sindaco leghista di Riace.
E lo ha fatto con un post sui social mettendo la sua foto accanto a quella del signore eletto con la Lega:” Eccovi Il signor Antonio Trifoli. Non l’ho mai incontrato di persona, ma tra poco succederà: in tribunale”.
Che era accaduto? Era stato un altro militante a raccontare i fatti: “Un fatto gravissimo. Il sindaco di Riace, il leghista Antonio Trifoli, ha reso pubblico l’indirizzo di casa e l’e-mail di Jasmine Cristallo. Mettendo tra i commenti di una pagina facebook lo screenshot della sua e-mail invitata al Comune con tutte le sue informazioni.
Ha così esposto pubblicamente una donna, lei, che ha ricevuto insulti e minacce da parte dei sovranisti. Che è stata messa alla gogna dallo stesso Salvini.
Roba da pazzi. Questo è un sindaco. E’ un amministratore. E’ un rappresentante delle istituzioni. Ed ora ha messo in circolo, in rete, l’indirizzo di questa donna. Che è adesso quindi esposta a qualunque fanatico.
Il fatto va denunciato. E subito. Non è tollerabile che sia accaduto questo. E provvedimenti devono essere presi. Non seri. Ma serissimi.
Siamo con Jasmine. Oggi più che mai.
Le scuse del sindaco: “Un errore”
Trifoli ha reso noto di aver telefonato stamane alla referente delle Sardine, scusandosi dopo aver chiarito di aver pubblicato per errore i dati contestati. “La mia intenzione – ha detto – era soltanto quella di evidenziare il numero esatto delle persone che hanno partecipato all’iniziativa e per errore ho pubblicato sul mio profilo Facebook anche l’indirizzo di Jasmine Cristallo. Stamane le ho telefonato spiegandole questo e chiedendo scusa. Non è mio costume fare certe cose, anzi sono contento quando qualcuno viene a Riace per manifestare pacificamente. Io – ha aggiunto – non sono Mimmo Lucano, ma non sono ne’ leghista ne’ razzista come spesso mi dipingono”.

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