Le donne dem: "Basta con il sessismo e l'odio contro Greta"
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Le donne dem: "Basta con il sessismo e l'odio contro Greta"

Dopo il caso dell'allenatore che aveva volgarmente insultato sui social la giovane attivista ambientalista le democratiche di Grossero prendono posizione

Greta Thunberg
Greta Thunberg
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30 Settembre 2019 - 19.18


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Le domande sono due: perché l’estrema destra – degnamente rappresentata a livello planetario da due volgari figuri come Trump e Bolsonaro – è così ossessionata dal negare i cambiamenti climatici e a difendere chi inquina e devasta?
E perché anche nei confronti di una ragazzina così tanti volgari epiteti sessisti?
Anche la Conferenza delle donne democratiche della provincia di Grosseto ha attaccato l’allenatore dei giovanissimi del Grosseto calcio e si appella “ancora una volta alla coscienza dei singoli per fare fronte alle ondate di odio sui social e non solo”.
Nell’opinione delle aderenti alla Conferenza, le parole di Tommaso Casalini rappresentano “l’ennesima dimostrazione che la battaglia culturale da combattere è ancora lunga e difficile”.
”Puntare il dito contro i social-odiatori – hanno dichiarato le aderenti grossetane alla Conferenza delle donne democratiche – è diventata ormai un’azione quotidiana. E, sia chiaro, non si tratta solo di sessismo. Il problema è ben più radicato. Questa volta è toccata alla piccola Greta che ha l’unica colpa di essere riuscita a sensibilizzare migliaia di ragazzi in tutto il mondo, facendoli scendere nelle piazze e obbligando i decisori politici a tenere conto delle loro istanze. Per questo, lei e il suo messaggio devono essere difesi con forza. Sia perché si tratta di una ragazza di 16 anni a cui sono state rivolte parole indicibili. che per il coraggio e le capacità che ha dimostrato e che evidentemente fanno molta paura”.
“Complice un cattivo utilizzo degli strumenti di comunicazione, il pensiero retrogrado di molti utenti viene riversato sui social con commenti che non possono essere definiti semplicemente offensivi. Le parole che l’allenatore ha scritto – continua la nota diffusa – sono piene di odio. E a doverci preoccupare ancor di più è il ruolo che il protagonista di questo ennesimo episodio di odio seriale ricopriva nella società sportiva. L’allenatore odia Greta probabilmente del tutto inconsapevole del fatto che la battaglia della giovane attivista è anche nel suo interesse. E che Greta, a differenza sua, continuerà a combattere per un mondo migliore. Anche e nonostante lui”.
“Senza dubbio, accogliamo con favore la decisione di licenziare in tronco l’allenatore presa dalla società sportiva, ma non possiamo limitarci ad essere soddisfatte di questo meccanismo sanzionatorio che se, da una parte, riesce a fare da cuscinetto ad alcune delle situazioni più gravi, dall’altra non ne rappresenta affatto la soluzione. L’odio sui social ai danni delle donne, delle minoranze, del diverso o, molto più banalmente, del personaggio di turno, finirà solo quando si deciderà veramente di metterci tutti a disposizione di una vera rivoluzione culturale. Le parole e le scuse non bastano. Servono azioni concrete e percorsi di consapevolezza. Come Conferenza delle donne democratiche della provincia di Grosseto – conclude la nota – ci diciamo disponibili ad organizzare nel nostro territorio occasioni di incontro e di confronto su tali temi. Aprire un tavolo di lavoro permanente sulla lotta all’odio sul web è fondamentale per gettare la prima pietra di un percorso lungo e inevitabile”.

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