Porta i fiori dove il figlio è morto al Rigopiano: condannato a pagare 4.500 euro
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Porta i fiori dove il figlio è morto al Rigopiano: condannato a pagare 4.500 euro

Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle 29 vittime, accusato di avere violato i sigilli giudiziari apposti per delimitare l'area

Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle 29 vittime del disastro dell'Hotel Rigopiano
Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle 29 vittime del disastro dell'Hotel Rigopiano
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9 Gennaio 2019 - 15.56


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Una storia che ha dell’incredibile: Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle 29 vittime del disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), è stato condannato dal gip del tribunale di Pescara a pagare una multa di 4.550 euro, per avere violato, il 21 maggio scorso, i sigilli giudiziari apposti per delimitare l’area nella quale si verificò la tragedia.
La sentenza di condanna emessa dal giudice Elio Bongrazio, su richiesta del pm Salvatore Campochiaro, trae origine dal fatto che Feniello si sarebbe introdotto «abusivamente», nonostante «le ripetute diffide ed inviti ad uscirne rivoltigli dalle forze dell’ordine addette alla vigilanza del sito».
L’uomo, in un post pubblicato su Facebook, contesta la decisione del tribunale pescarese, affermando di essersi «recato a Rigopiano per portare dei fiori dove hanno ucciso mio figlio».

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