Assolto il 31enne marocchino accusato di aver stuprato una 17enne: "è innocente" ma Salvini lo definì bestia
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Assolto il 31enne marocchino accusato di aver stuprato una 17enne: "è innocente" ma Salvini lo definì bestia

L'uomo ha passato quattro mesi in carcere per le accuse della giovane e del suo fidanzato. In un tweet il ministro dell'Interno Salvini lo definì "bestia" e la Lega organizzò ronde sulla spiaggia di Castellaneta

La ronda della Lega sulla spiaggia di Castellaneta
La ronda della Lega sulla spiaggia di Castellaneta
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21 Dicembre 2018 - 09.40


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“Il fatto non sussiste”. Per questo Mohamed Chajar, il 31enne accusato di aver violentato una ragazza di 17 anni di origine colombiana sulla spiaggia Lido Paradiso di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, è stato assolto con formula piena. Un’assoluzione che arriva dopo 4 mesi passati dall’uomo in carcere. Una vicenda che aveva fatto intervenire anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini che in un tweet definì l’uomo “bestia”.
Chajar, di origine marocchina, fu sottoposto a fermo con l’accusa di aver violentato la ragazza minorenne ma nel corso del processo sono emerse contraddizioni nelle dichiarazioni della 17enne e del suo fidanzato, che ora rischiano l’incriminazione rispettivamente per calunnia e falsa testimonianza.
La vicenda, avvenuta la notte tra il 20 e il 21 agosto, aveva suscitato clamore soprattutto dopo alcuni commenti di esponenti leghisti tra cui quello di Rossano Sasso, deputato barese del Carroccio, che definì lo straniero “bastardo irregolare sul nostro territorio”. Sasso attuò anche un flash mob con alcuni militanti sulla spiaggia di Castellaneta che ben presto si trasformò in una ronda per stanare venditori ambulanti extracomunitari. All’epoca la delegazione leghista fu poi pesantemente contestata da alcuni bagnanti.
Anche Salvini commentò l’accaduto: “nel decreto sicurezza che ho in testa – aveva scritto su Twitter – bestie come lui saranno prontamente rimandate al loro Paese”.
Ma ora il tribunale presieduto dal giudice Fulvia Misserini ha ordinato l’immediata scarcerazione del giovane migrante, che era accusato di aver approfittato dello stato di ebbrezza alcolica della 17enne, e di aver tentato, contro la sua volontà, di baciarla. Il fidanzato della presunta vittima, un cittadino brasiliano poco più che maggiorenne, intervenne colpendo il 31enne con una bottiglia alla testa e costringendolo a fuggire.
Anche il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato, assistito dall’avvocato Massimiliano Scavo. Il 31enne si era sempre difeso sostenendo che di aver solo aiutato la ragazza perché svenuta dopo una sbronza, cercando di farla rinvenire con dell’acqua di mare gettata sul viso, sollevandole le gambe.

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