Caro presidente Mattarella. Fin dal giorno della sua elezione e ancor prima della proclamazione, il suo privato omaggio alle Fosse Ardeatine ha mostrato come il suo settennato si aprisse nel segno del rispetto di una pagina drammatica della nostra storia, che è diventata nello stesso tempo uno dei valori fondanti della Repubblica e della sua magnifica Costituzione.
In questi mesi difficili, presidente, lei è stato un punto di riferimento per molti italiani. E più recentemente più volte è tornato ad affrontare il nodo drammatico dei profughi che fuggono dalla guerra richiamando l’Italia e l’Europa al rispetto dei valori di umanità e accoglienza, tanto più se di fronte a un dramma rispetto al quale i paesi occidentali non possono dirsi del tutto innocenti.
Dopo il barbaro omicidio di Emmanuel Chidi Namdi non ha mancato di manifestare pubblicamente il suo dolore per questa assurda morte.
Caro Presidente: nonostante tutto, gli italiani, nella loro grande maggioranza, non sono razzisti, né xenofobi. Eppure dobbiamo convivere quotidianamente contro questo virus che i distillatori professionali di odio alimentano giorno per giorno facendo leva sulle paure, sulla crisi economica.
Un odio, una intolleranza, che rischia di aprire un varco nelle coscienze e diventare malattia sociale. Emmanuel Chidi Namdi è vittima di quel morbo razzista e xenofobo che qualcuno, per meschini interessi di bottega, vuole legittimare.
Emmanuel Chidi Namdi è morto per mano di un razzista già noto alle forze di polizia, ma i mandanti morali di questo gesto sono liberi e continuano a infestarci con le loro menzogne, le loro falsità.
Caro presidente, in nome di quell’Italia che crede nei valori della Costituzione, che rifiuta il razzismo, la xenofobia e qualsiasi forma di violenza vada ai funerali di Emmanuel Chidi Namdi. Mostri il vero volto della Repubblica. Lanci un messaggio di speranza e di tolleranza per far capire che in Italia l’intolleranza e il razzismo non hanno né avranno mai cittadinanza. Porti un fiore in nome del popolo italiano. (E. Con.)
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