Agenti bulgari al confine
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Agenti bulgari al confine

Sofia ha disposto l’invio di alcuni poliziotti per cooperare alle operazioni di pattugliamento contro l’afflusso di migranti lungo la frontiera <br>

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1 Settembre 2015 - 10.16


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L’emergenza migranti al confine tra Serbia e Ungheria ha ormai da tempo raggiunto dimensioni allarmanti. Sono però tutti i Balcani a risentire fortemente dei grandi numeri di profughi in marcia sulla cosiddetta “rotta balcanica”.

La Bulgaria ha disposto l’invio di agenti di polizia al confine serbo-ungherese al fine di cooperare nelle operazioni di pattugliamento dell’intera linea di frontiera tra i due Paesi seriamente impegnati nell’arginare l’afflusso crescente di immigrati.

Quanto voluto da Sofia si è reso necessario a seguito dell’arresto di quatto cittadini di nazionalità bulgara seriamente sospettati di essere coinvolti nel traffico di esseri umani. I quattro sono stati, infatti, arrestati in relazione al tragico episodio del camion con 71 cadaveri ritrovato sull’autostrada tra Ungheria e Austria.

Budapest sta cercando diverse soluzioni per arginare l’arrivo di migranti: la costruzione del muro, l’introduzione del reato di immigrazione clandestina e l’inasprimento di diverse misure, ma niente sembra poter arrestare la fuga dei profughi dai loro Paesi d’origine alla disperata ricerca di rifarsi una vita in Germania, Francia o nei Paesi scandinavi.

Il governo Orban ha inviato migliaia di agenti di polizia alle frontiere proprio a guardia del confine, il loro numero è, inoltre, destinato a salire nel mese di settembre.
In aumento anche la cooperazione tra le varie forze di polizia dei Paesi coinvolti: dalla Grecia, all’Austria, passando per Macedonia, Bulgaria, Serbia, Croazia e Slovenia.

Fonte: Sta

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