Non c’è pace per Pompei, vittima di un ennesimo crollo, questa notte, dopo i due avvenuti ieri. L’incuria in cui è stato lasciato il sito archeologico viene aggravata ora dopo ora dai danni di questo inverno piovoso. A cedere, questa volta, è stato un muro di due metri in un’area non scavata di via Nola. Si tratta del costone di una bottega chiusa al pubblico nella regione V, insula 2, civico 19. Il costone di terra ha pressato l’area a causa delle piogge provocando il cedimento.
Ieri, i crolli sono avvenuti in assenza di visitatori e non si sono registrati feriti. Tra sabato sera e domenica mattina, i cedimenti che hanno riguardato il Tempio di Venere e un muro di una tomba della necropoli di Porta Nocera, dovuti probabilmente alle forti piogge che nelle ultime ore sono cadute sull’area circostante.
Il neoministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha già convocato una riunione operativa su Pompei, domani mattina al Mibact. Franceschini ha chiesto un rapporto dettagliato sulle motivazioni dei crolli nel sito archeologico non solo di ieri e di oggi, ma degli ultimi mesi per valutare l’efficacia degli interventi di ordinaria manutenzione e lo stato del Grande Progetto Pompei.
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