Gian Carlo Caselli va in pensione e il procuratore generale Marcello Maddalena sceglie la strada dell’ironia per salutare il procuratore capo di Torino alla sua cerimonia di addio.
“Sei andato in Sicilia a combattere la mafia e per questo i mafiosi hanno deciso di trasferirsi al nord. E dovremmo ringraziarti?” ha detto Maddalena rivolto al collega. E ha continuato con le battute, raccontando che molti magistrati gli avevano chiesto di non fare un discorso triste: “così mi è venuto un dubbio: non è che vogliono fare festa perché te ne vai?” ha detto ancora. Ironia che ha coinvolto anche un altro noto procuratore, Raffaele Guariniello. Maddalena ha raccontato di aver immaginato cosa sarà scritto di loro nei libri di storia: alla sua “aprì la strada a Caselli”, a quella di Caselli “visse all’epoca di Guariniello”.
Nonostante le battute, questo, ha confessato Maddalena, “è un giorno triste” perché ha dovuto salutare il collega “dopo 45 anni, 11 mesi e 22 giorni di vita giudiziaria insieme”. Il procuratore ha elogiato la capacità di far squadra, gli stimoli continui e la forte presenza del neopensionato. “Spero continui a essere punto di riferimento – ha concluso –. Non è un uomo facile, ha un carattere come hanno i grandi che non consente a chi lavora con lui di stare seduto a una scrivania ad attendere che la giornata passi”.
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