Sassoli: «L’Aquila può diventare un modello per l’Europa»
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Sassoli: «L’Aquila può diventare un modello per l’Europa»

L'Aquila bene comune, il terzo giorno si affronta il nodo delle risorse.

Sassoli: «L’Aquila può diventare un modello per l’Europa»
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13 Luglio 2013 - 11.52


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La certezza delle risorse, il diritto al futuro” è il titolo del dibattito del terzo giorno della festa del Partito democratico “L’Aquila bene comune”. Interventi del sindaco Massimo Cialente, del viceministro dell’Economia Stefano Fassina e del capogruppo del Partito democratico al Parlamento europeo David Sassoli.

«L’Aquila bene comune – si legge nella nota – ha voluto misurarsi con interlocutori e rappresentanti a vario titolo dei soggetti aquilani centrali nel processo di ricostruzione materiale, sociale e culturale della città, ma anche gettare un ponte verso le istituzioni che fuori dalle mura cittadine giocano un ruolo di primo piano per i destini dell’Aquila, portarli all’ascolto. Il dibattito della terza giornata rappresenta più di tutti gli altri quest’ultimo intento. Il sindaco Cialente si è rivolto a Fassina e Sassoli in quanto rappresentanti di primo piano di due istituzioni, il governo italiano e il Parlamento europeo, della cui collaborazione, comprensione e aiuto L’Aquila ha assoluto bisogno per impostare la rinascita».

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Il sindaco dell’Aquila ha rilanciato una richiesta che considera una soluzione per permettere alla città di ottenere i fondi indispensabili per la ricostruzione. Cialente ha spiegato: «Allo stato attuale per il 2013, rispetto al cronoprogramma approvato dal Consiglio comunale, tra 2 – 3 mesi saremo sotto di 800 milioni. Abbiamo chiesto al Governo un anticipo di 316 milioni ma ci dicono che è impossibile per una questione di vincoli di spesa europei». Perciò, si rivolge Cialente agli interlocutori, «quello che propongo è di promuovere presso le istituzioni comunitarie un provvedimento mirato per le zone colpite da calamità naturale e per le quali si sia intervenuti con finanziamenti del fondo di solidarietà. Il provvedimento dovrebbe consentire allo Stato di intervenire per far fronte alle conseguenze della calamità, per un importo di 20/25 volte la somma stanziata dal Fondo di solidarietà, senza che queste spese siano soggette ai vincoli del Patto di stabilità e senza che vengano considerate ai fini del calcolo del deficit».

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Convinto l’appoggio di Sassoli: «Si tratta di una iniziativa decisiva di cui ci faremo carico in sede europea per consentire, a fronte delle valutazioni autonome della Commissione europea, di permettere agli Stati un uso dei fondi adeguato agli interventi di ricostruzione a seguito di calamità naturali. La delegazione del Pd al Parlamento europeo farà ogni passo nei confronti del commissario Olli Rehn al fine di accogliere questa richiesta e mettere in sicurezza ogni territorio dell’Unione che si trovasse in condizioni analoghe. L’Aquila può diventare un modello per l’Europa».

Disponibilità all’approfondimento manifestata dal viceministro Fassina: «Il Governo è impegnato a esplorare tutte le strade, in via prioritaria la soluzione proposta dal Sindaco Cialente, per sostenere il cronoprogramma approvato dal Consiglio comunale per la ricostruzione dell’Aquila».

La serata si è conclusa con il concerto degli Après la Classe. Oggi giornata conclusiva, dalle 18 dibattito “La città dei saperi e dei talenti” al quale parteciperanno Paola Inverardi (rettore dell’Università dell’Aquila), Paolo Aielli (Capo dell’Ufficio speciale per la ricostruzione), Eugenio Coccia (Gran Sasso Institute) e Oscar Cicchetti (Direttore Strategie di Telecom Italia). Alle 21.30 sarà proiettato il film “Diaz” preceduto da un incontro con Alessandro Palmerini, vincitore del David di Donatello per il suono in presa diretta del film.

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