Tav, arriva Monti: scontri a Torino
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Tav, arriva Monti: scontri a Torino

Stamattina l'inaugurazione della stazione "ad alta velocità" di Porta Susa. Monti: "Vincere pulsioni devastanti, servono investimenti per il paese".

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14 Gennaio 2013 - 16.23


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Inaugurazione stamattina a Torino della vecchia stazione di Porta susa che dovrebbe diventare, ammesso che la linea ad alta velocità Torino-Lione si faccia mai, la stazione “ad alta velocità” del capoluogo piemontese. C’erano ovviamente tutti: dall’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti, grande sponsor del Tav da sempre, al sindaco di Torino Piero Fassino (Pd) che ha già detto in lungo e in largo di essere favorevole alla linea ad alta velocità, il presidente della Regione Cota (Pdl) ovviamente anch’egli a favore. E Mario Monti, in veste di premier. In una delle numerose imbarazzanti apparizioni del presidente del Consiglio in carica, però dimissionario, però capo della coalizione “Con Monti per l’Italia” e quindi in perenne campagna elettorale, anche quando investito da impegni istituzionali.

Stamattina fuori dalla stazione, però, c’erano anche un centinaio di attivisti no Tav. La protesta popolare contro la linea ad alta velocità va avanti da venti anni, è a tutti gli effetti la più longeva mobilitazione e sicuramente la prima contro le “grandi opere”. L'”incontro” non c’è stato: la stazione era ben protetta e si sono verificati scontri all’esterno. Un manifestante è stato medicato e un altro è stato denunciato.

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I no Tav denunciano “attacchi violenti contro persone inermi”. Cosimo Scarinzi della Cub attacca il “comitato d’onore” che oggi ha festeggiato la nuova stazione “è questo il vostro modo di confrontarvi”.

Mario Monti, invece, ha lanciato un messaggio chiarissimo: “Bisogna rifiutare le pulsioni devastanti che impediscono quegli investimenti necessari per la crescita del paese”, ha detto. Elettori e futuri alleati sono avvertiti.

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