T-shirt per comunicare
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T-shirt per comunicare

La moda di comunicare con le magliette è stata sdoganata quest'estate dalla consigliera regionale Minetti. Ma in alcuni casi si superano i limiti.

T-shirt per comunicare
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redazione Modifica articolo

5 Ottobre 2011 - 08.32


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“Meglio morto che pentito”. Dilaga la moda delle magliette con scritte provocatorie, ma un messaggio come questo è davvero troppo. In un negozio di Castellammare di Stabia, in piazza Spartaco, viene messa in mostra una t-shirt con questa scritta. In una Regione dove la camorra decide qualunque cosa, questa scritta dice moltissimo. Qualche giorno fa i malavitosi sono riusciti a mettere bocca sui quotidiani che devono o non devono uscire.

È di sabato scorso la notizia delle minacce subite dal quotidiano locale Metropolis da parte di esponenti del clan D’Alessandro, dovute alla pubblicazione della notizia delle nozze in carcere del boss Salvatore Belviso definito «pentito» dal titolo di prima pagina. E oggi il messaggio in vetrina è chiaro. Una scritta che comunica moltissimo in quel territorio e che ci riporta ai livelli del nord del Messico e dello strapotere dei clan dei narcos.

E’ senza dubbio meglio la maglietta della Minetti: “Senza t-shirt sono ancora meglio”. Discutibile la classe, ma molto meno inquietante il messaggio.

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