Grillini: la lista dei 10 gay? Una vigliaccata
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Grillini: la lista dei 10 gay? Una vigliaccata

Franco Grillini, esponente storico degli omosex: "Scorretti anche perché anonimi".

Grillini: la lista dei 10 gay? Una vigliaccata
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24 Settembre 2011 - 23.07


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di Martina Aureli

“Un’operazione prima di tutto sbagliata sotto il profilo della correttezza. E anche illegale, considerando che si diffondono dati sensibili come quello dell’orientamento sessuale. Un gossip che assomiglia tanto a una bufala e da cui non ci guadagna nessuno, tantomeno il movimento gay”.
Questa la reazione di Franco Grillini, da sempre impegnato nelle battaglie per i diritti degli omosessuali e ora responsabile diritti civili e associazionismo dell’Italia dei Valori, quando lo contattiamo al telefono per parlare della “lista” diffusa oggi dal blog anonimo Listouting.
Un elenco di 10 politici (ci sono anche nomi di spicco come Roberto Formigoni, Maurizio Gasparri e Gianni Letta) che il blog in questione assicura essere gay ma omofobi.

Grillini, quindi un’iniziativa da bocciare.

Assolutamente sì. Prima di tutto perchè l’outing (da non confondere con il coming out, che è quando l’interessato lo fa in prima persona) è una questione da affrontare a viso aperto. Ha senso quando si portano delle prove, o dei testimoni, quando ci si assumono dei rischi in prima persona.

L’esatto contrario di un blog anonimo.

Certo. Un blog registrato all’estero e che non si assume alcun rischio di quanto rivela. Prendiamo il caso del cardinale Hans Hermann Groer, in Austria.
Ha cercato di bloccare le unioni gay e fu poi costretto a dimettersi quando subì un outing. In quel caso, però, c’erano 15 testimoni.

Dunque un outing “corretto” è fatto di prove e assenza di anonimato. Ma al di là di questo, non crede sia sbagliato anche il sistema della “lista”?

Le liste sono orribili di per sè. E’ come sparare nel mucchio, mentre l’outing andrebbe fatto verso una sola persona, omofoba.

Anche questo aspetto, nel blog, sembra passare in secondo piano. Mi corregga se sbaglio ma da parte di Gianni Letta o Milanese non mi sembra aver mai sentito parole o dichiarazioni contro la comunità gay.

E lo stesso vale per Paolo Bonaiuti, che si era perfino espresso a favore delle unioni di fatto…Quello che mi chiedo io è perchè intraprendere un’operazione di questo tipo se nessuno ci guadagna….

Si spieghi meglio.

L’unico merito di quest’iniziativa è la denuncia dell’ipocrisia di chi va al potere. Detto questo, non è certo un modo per aiutare la causa gay né di colpire la classe politica, considerando che nessuno si dimetterà. Al massimo, come è successo, qualcuno si farà una sonora risata.

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