Anzaldi: "Foa deve andarsene, M5s continua a difendere l'indifendibile"
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Anzaldi: "Foa deve andarsene, M5s continua a difendere l'indifendibile"

Il segretario della Vigilanza Rai: "Davvero vogliamo lasciare il servizio pubblico radiotelevisivo in mano ad un vertice così inadeguato in un momento così difficile per il paese?"

Marcello Foa
Marcello Foa
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9 Maggio 2020 - 14.50


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Onorevole Anzaldi, “Repubblica” con una lunga inchiesta ha svelato uno scenario inquietante sul caso dell’email del finto ministro Tria recapitata al presidente della Rai Foa. Lei ancora una volta è tornato a chiedere le dimissioni di Foa, crede che sia la volta buona per ottenerle?
“L’inchiesta sulla tentata truffa alla Rai attraverso l’email del finto Tria a Foa mostra un elemento grave e inoppugnabile: l’inadeguatezza di questa presidenza Rai. Un vero presidente di garanzia, di fronte all’email di un ministro che chiede di saldare il presunto conto di un’azienda, avrebbe prima effettuato le dovute verifiche e poi denunciato l’eventuale ingerenza, perché non spetta certamente ad un membro del governo, addirittura al ministro azionista dell’azienda, chiedere di pagare questo o quel contratto”, risponde il deputato di Italia Viba segretario della Vigilanza Rai.

“Foa non ha fatto niente di tutto questo, ma addirittura avrebbe chiesto a Salini di provvedere. E’ stato Salini a chiamare il vero Tria, non Foa, ed è stato Salini a presentarsi dai carabinieri per la denuncia, mentre Foa lo ha fatto solo dopo l’Ad. Comprensibile che Foa abbia tentato di nascondere questa storia, non informando il Cda se non dopo 7 mesi, né dando a Salini copia dell’email incriminata”.
Crede che il suo appello alle dimissioni di Foa verrà accolto?
“Foa è stato imposto da Salvini, con il pieno sostegno degli altri partiti di centrodestra e la complicità del Movimento 5 stelle. A queste forze politiche chiedo: in un momento così delicato per il Paese, con l’esasperazione sociale che rischia di diventare rancore se non peggio, davvero vogliamo lasciare il servizio pubblico radiotelevisivo in mano ad un vertice così inadeguato? A Salvini, Meloni, Berlusconi, Grillo, Di Maio, Crimi chiedo: davvero questo è il presidente che merita la Rai, davvero vogliamo lasciare i soldi del canone degli italiani e la tutela del pluralismo e dell’informazione a chi ha dimostrato di essere la cosa che più lontana che esista da un presidente di garanzia? Dall’opposizione di aspetterei più onestà intellettuale, ma ad un partito di maggioranza come il Movimento 5 stelle chiedo come possano continuare a difendere l’indifendibile”.
Crede che ora si aprirà la possibilità di accesso agli atti per le schede della votazione della Vigilanza su Foa, come lei va chiedendo da tempo?
“Spero che il Parlamento possa assolvere a pieno al suo ruolo, altrimenti rischiamo che ancora una volta arrivi prima la magistratura, grazie all’ottimo lavoro portato avanti dai giudici di Roma prima e poi dai giudici di Milano, che voglio ringraziare per essere riusciti a svelare un grave sistema di truffe che stava per colpire anche la Rai. Ho appena presentato una nuova istanza al presidente Barachini e ai presidenti delle Camere, grazie al supporto di un autorevole studio legale, affinché le schede della votazione su Foa siano accessibili ad un membro del Parlamento che ne fa richiesta. E’ assurdo che un atto parlamentare venga negato ad un parlamentare, vedremo se finalmente verrà fatta piena trasparenza. Verifichiamo se davvero alcune schede di quella votazione erano segnate, se così fosse quella votazione sarebbe da considerare non valida. Cda e Vigilanza potrebbero sfiduciare Foa e si potrebbe finalmente procedere alla nomina di un vero presidente di garanzia per il servizio pubblico.
Il Movimento 5 stelle ha chiesto la convocazione di Foa in Vigilanza, mentre il Pd chiede la convocazione urgente della commissione. Che ne pensa?
“E’ giusto convocare la commissione di Vigilanza, affinché si pronunci sulla richiesta di accesso agli atti che è condivisa da Italia Viva e Partito democratico. Non vedo, invece, che senso abbia ascoltare ancora una volta Foa. Se vogliamo ascoltare qualcuno sull’indagine sulla tentata truffa, allora dovremmo sentire i magistrati che indagano sulla finta email, di certo non ha senso sentire ancora una volta Foa, visto che già nella precedente audizione la sua posizione è stata pesantemente smentita dall’amministratore delegato Salini”.

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