Fu l'amante schiava di Jefferson: la sua stanza sarà aperta al pubblico
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Fu l'amante schiava di Jefferson: la sua stanza sarà aperta al pubblico

Una storia a lungo tenuta segreta del padre fondatore degli Usa e del legame con Sally Hamings

Sally Hemings
Sally Hemings
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20 Febbraio 2017 - 22.33


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Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti, aveva un’amante di nome Sally Hemings. Finalmente dopo due secoli e mezzo la donna avrà il suo posto nella storia ufficiale di uno dei Padri Fondatori d’America: per la prima volta, la sua stanza nell’ala sud della magione dell’ex presidente sulle colline della Virginia verrà aperta al pubblico.

Ai 440’000 visitatori che si recano a Monticello ogni anno verrà illustrato il ruolo della donna di colore nella vita di Jefferson, senza più nascondere le contraddizioni dell’uomo che nel 1776 scrisse le famose parole “Tutti gli uomini sono creati uguali”.

Padrone di più di 600 schiavi che lavoravano nella piantagione di Monticello, Jefferson ebbe sei figli con Sally Hemings. Ma la relazione, negata per secoli, fu confermata nel 1998 da documenti storici e da test del Dna, che dimostrarono una volta per tutte l’esistenza di discendenti di almeno quattro dei figli di Sally e Thomas.

“Ora – scrive Niya Bates, storica dello schiavismo in America – Sally verrà finalmente dipinta al di fuori del mistero, la sua presenza di madre, sorella ed antenata di tanti tornerà in vita”.

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I restauratori sono già all’opera nella storica residenza per portare alla luce la stanza di Sally. A due passi proprio dalla camera di Jefferson, fu trasformata negli anni Quaranta in un bagno. Ora, sotto piastrelle e mattonelle sta riprendendo forma la camera della donna forse più importante nella vita del presidente (fu alla Casa Bianca dal 1801 al 1809) che aveva scritto la Dichiarazione di Indipendenza americana.

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