Con la moka dietro le sbarre: in mostra i sapori reclusi
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Con la moka dietro le sbarre: in mostra i sapori reclusi

A Torino, a Palazzo Regio, fino al 3 marzo, scatti fotografici che raccontano il carcere attraverso le sue storie, i suoi cibi, i suoi protagonisti. [Valentina Montisci]

(foto di Davide Dutto)
(foto di Davide Dutto)
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2 Febbraio 2015 - 20.00


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di Valentina Montisci

Pure ‘n carcere ‘o sanno fa. È il titolo della mostra organizzata da Sapori Reclusi assieme al Garante regionale dei diritti dei detenuti presso l’Urp della Regione Piemonte.

L’inaugurazione si terrà oggi 2 febbraio, alle 17, ma le fotografie saranno ospitate a Palazzo Reggio fino al 3 marzo. Scatti che raccontano il carcere attraverso le sue storie, i suoi cibi, i suoi protagonisti. Racconti di vita quotidiana che aprono una finestra per riflettere e dialogare con chi si trova dentro.

Il fil rouge della mostra è un’esposizione di cinque pannelli fotografici che raccontano il momento del caffè in carcere. Un progetto che si raccoglie attorno al rito della preparazione di una tazzina di caffè, della sua condivisione. Da quando si prepara la moka a quando l’aria è pregna dell’odore di caffè, in carcere come fuori, si instaura spesso un rapporto particolare tra i presenti. Con i detenuti del carcere di Fossano, in provincia di Cuneo, ci siamo seduti in cella, abbiamo preparato una moka sul fornellino a gas e ci siamo raccontati quelle storie. Così Davide Dutto, autore degli scatti racconta questa esperienza.
Un’ esperienza lavorativa all’interno dei penitenziari. Tutto è cominciato, dodici anni, con dei corsi di fotografia per i detenuti in un carcere piemontese, un’avventura che l’ha coinvolto profondamente così da fondare l’associazione Sapori Reclusi che ormai da anni racconta progetti che riguardano il carcere e lo fa con le foto e con la cultura del cibo.

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Urp del Consiglio regionale del Piemonte, via Arsenale 14, Torino.

La mostra sarà visitabile fino al 3 marzo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16.

Informazioni al numero verde 800 101011.

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