Come diceva il film di Alberto Sordi? Finché c’è guerra c’è speranza. Le forniture alle Forze armate tedesche e degli altri partner Nato per il supporto all’Ucraina nella guerra con la Russia continuano a spingere i conti del gruppo tedesco Rheinmetall, partner di Leonardo per i carri armati e i mezzi cingolati destinati all’esercito italiano.
Nel primo semestre il gruppo di Duesseldorf ha realizzato ricavi per 3,815 miliardi di euro, in aumento del 33% rispetto a un anno fa e un risultato operativo quasi raddoppiato a 404 milioni di euro (+91%) grazie anche al contributo di Rheinmetall Expal Munitions in Spagna acquisita lo scorso anno. Nel solo secondo trimestre la crescita dei ricavi e’ stata del 49% a 2,23 miliardi e quella del risultato operativo del 110% a 270 milioni.
Piu’ che raddoppiati i nuovi ordini nei primi sei mesi per un ammontare di 15,37 miliardi (da 7,19 miliardi) in particolare provenienti dalle Forze armate tedesche e da commesse a supporto di Kiev. Il portafoglio ordini e’ salito del 62% a 48,6 miliardi.
Confermata la guidance per il 2024 che stima i ricavi intorno ai 10 miliardi di euro e il margine operativo netto tra il 14% e il 15% dei ricavi a fronte del 12,8% del 2023.
«Il superciclo sta chiaramente accelerando – ha commentato il ceo Armin Pappergerhiaramente – Nel solo secondo trimestre i nostri ricavi sono aumentati di circa il 50% e il nostro risultato e’ piu’ che raddoppiato. I positivi effetti in termini di marginalita’ stanno migliorando significativamente la profittabilita’. Grazie a uno sviluppo positivo di tutte le aree di business, siamo sulla strada giusta per centrare i target annuali. Non abbiamo mai visto una crescita simile. Ci aspettiamo un incremento dei ricavi annui di circa 2 miliardi di euro nei prossimi anni. Questo sviluppo molto positivo e’ possibile solo grazie al fatto che abbiamo fatto gli investimenti per tempo e abbiamo seguito un piano strategico dal 2014, dall’invasione della Crimea. Abbiamo ampliato in modo massiccio la capacita’ produttiva, fatto acquisizioni e ora stiamo costruendo impianti in Paesi com Lituania, Ungheria, Romania e Ucraina. Inoltre le partnership lungimiranti che abbiamo siglato in mercati chiave ci porteranno a diventare un campione globale dell’industria della difesa». Alla Borsa di Francoforte il titolo sale del 2% circa. Da inizio anno le quotazioni del gruppo tedesco hanno guadagnato oltre il 70%.