Gli 007 Usa certi che Putin cercherà di interferire nel voto di Midterm (e Trump ci spera...)
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Gli 007 Usa certi che Putin cercherà di interferire nel voto di Midterm (e Trump ci spera...)

È l'allarme lanciato in un rapporto declassificato dell'ufficio intelligence del ministero degli Interni, che evoca lo spettro di nuove interferenze del Cremlino nei processi democratici degli Stati Uniti.

Gli 007 Usa certi che Putin cercherà di interferire nel voto di Midterm (e Trump ci spera...)
Trump e Putin
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20 Giugno 2022 - 19.44


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Putin, il re della disinformazione e della propaganda. Che già in passato aveva mosso le sue pedine per favorire Donald Trump, ossia il presidente più congeniale a Mosca della storia degli Usa. E adesso si pensa che Mosca «probabilmente» si vendicherà della risposta americana all’invasione russa dell’Ucraina cercando di scoraggiare il voto e minare la fiducia degli americani nelle elezioni di Midterm a novembre.  E Trump ringrazia in anticipo.

È l’allarme lanciato in un rapporto declassificato dell’ufficio intelligence del ministero degli Interni, che evoca lo spettro di nuove interferenze del Cremlino nei processi democratici degli Stati Uniti.

«Ci aspettiamo interferenze russe nelle elezioni di Midterm del 2022, perché la Russia vede tale attività come una giusta risposta alle azioni di Washington (nella guerra in Ucraina, ndr) e come un’opportunità sia per minare la posizione globale Usa sia per influenzare le decisioni americane», si legge nel rapporto, intitolato `Minacce chiave alla nazione nel 2022´. 

Si tratterebbe di una delle minacce ibride che Mosca usa da tempo, in un mix di hackeraggi, disinformazione e propaganda di cui ha discusso anche il Copasir nella sua recente missione in Usa. Dirigenti della Homeland security ma anche della sicurezza nazionale temono che la Russia possa sfruttare l’estrema polarizzazione politica e sociale americana nelle elezioni che rinnoveranno l’intera Camera e un terzo del Senato, con l’obiettivo di scatenare reazioni di sfiducia, rabbia e violenza. Questa volta però la tattica sarebbe diversa da quella del 2016, quando Mosca puntò a favorire Donald Trump hackerando le email del partito democratico e alimentando le divisioni sui social ma tentando di non farsi scoprire. Ora basterebbero hackeraggi di minor entità ai danni dei sistemi elettorali locali, con lo scopo deliberato di farsi notare (senza scaricare su parti terze) e usare la manovra per seminare ulteriori cospirazioni sull’integrità del voto in Usa, con l’amplificazione dei problemi sui social.

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Sforzi ideati per sposarsi con i dubbi alimentati da Donald Trump e dai suoi alleati tramite le false accuse di brogli elettorali di massa, nonostante siano state smontate nelle udienze pubbliche della commissione parlamentare sull’assalto del Capitol il 6 gennaio 2021. «Se accade qualcosa di piccolo, alimentera’ manie e caos e improvvisamente la gente penserà che tutte le elezioni siano completamente insicure», ha spiegato Nicole Tisdale, fino allo scorso aprile direttore affari legislativi del Consiglio di sicurezza nazionale. «Non si tratta di risolvere un piccolo problema perché non diventi più grande ma di ciò che succede quando la gente pensa che ci sia una falla a bordo della nave e che l’intera nave possa affondare», aggiunge.

Il rapporto dell’intelligence segnala anche possibili minacce da Cina e Iran, ma non legate primariamente alle elezioni Usa come quelle russe. I timori sono così diffusi che 17 senatori dem hanno scritto ai vertiti di tutti gli organi di sicurezza per chiedere quali misure si stiano prendendo per proteggere «il bersaglio ormai maturo» delle elezioni di Midterm. «Mentre assistiamo ad un allarmante aumento della disinformazione russa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, dobbiamo restare vigili per proteggere le nostre elezioni da potenziali operazioni di influenza maligna», ha avvisato la senatrice Amy Klobuchar, una delle firmatarie della missiva.

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