Mariupol, il vice-sindaco: "La città non è caduta, ma ci servono armi per difenderci dai russi"
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Mariupol, il vice-sindaco: "La città non è caduta, ma ci servono armi per difenderci dai russi"

Il vicesindaco di Mariupol, Sergey Orlov: "Abbiamo tante persone motivate per difendere la città, ma ci servono carri armati e l'artiglieria"

Mariupol, il vice-sindaco: "La città non è caduta, ma ci servono armi per difenderci dai russi"
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13 Aprile 2022 - 21.35


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La città simbolo della prima fare sella guerra è sul punto di cadere ma nn è ancora caduta. “Mariupol é assediata da molto tempo dai russi, circa 40 giorni e tutti i giorni sentiamo che la Russia dice di controllare la città, che però rimane ucraina e difesa dai nostri militari. E’ vero che la parte nord orientale e occidentale della città sono occupate dai russi, ma il battaglione Azov controlla il resto della città e le zone industriali” così il vicesindaco di Mariupol, Sergey Orlov, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.

“Prima dell’assedio, oltre centomila persone hanno lasciato la città liberamente, dopo l’assedio siamo riusciti a far evacuare molte persone grazie ai corridoi umanitari, inoltre circa 40 mila persone sono state deportate in Russia. Ma oltre 130 mila persone restano intrappolate in città”.

“Non abbiamo armi sufficienti per difenderci dai bombardamenti da cielo e da mare, quindi chiediamo alla comunità internazionale di darcele. Non é tardi, anche se non é possibile portarle direttamente a Mariupol adesso. Abbiamo tante persone motivate per difendere la città, ma ci servono carri armati e l’artiglieria”.

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