I talebani a 50 chilometri da Kabul fuga dalla capitale e dalle altre città
Top

I talebani a 50 chilometri da Kabul fuga dalla capitale e dalle altre città

 Prosegue l'avanzata deo miliziani islamisti in Afghanistan, ora impegnati in scontri con le forze di sicurezza a Pul-i-Alam, capoluogo della provincia di Logar.

Talebani
Talebani
Preroll

globalist Modifica articolo

13 Agosto 2021 - 10.40


ATF

Ormai è scattato l’effetto domino, un po’ come in pochissimo tempo tutto il nord dell’Iraq vide l’esercito di Baghdad liquefarsi mentre i miliziani dell’Isis conquistavano ogni centro abitato fino a Mosul.
 Prosegue l’avanzata dei Talebani in Afghanistan, ora impegnati in scontri con le forze di sicurezza a Pul-i-Alam, capoluogo della provincia di Logar. Lo rende noto l’emittente al-Jazeera citando proprie fonti locali, che parlano di intensi combattimenti. Il capoluogo di provincia è ”assediato”, riferisce la tv, ricordando che la provincia di Logar si trova a soli

50 chilometri a est di Kabul.

Nel frattempo l’ambasciata Usa a Kabul ha invitato gli americani che si trovano ancora in Afghanistan ad abbandonare immediatamente il Paese per il grave deterioramento della situazione sul fronte sicurezza. Fa paura l’avanzata dei talebani, che hanno conquistato anche le città di Herat, Kandahar e Ghazni e che, a questi ritmi, rischiano di entrare nella capitale in poco tempo. L’ultima capitale di provincia a cadere, la dodicesima su 34, è stata Kandahar.

Di fronte alla sempre più rapida offensiva dei talebani, gli Stati Uniti hanno deciso di spostare l’ambasciata nell’area dell’aeroporto della capitale afghana. Il Pentagono ha disposto l’invio di circa tremila soldati per proteggere il personale e permetterne l’evacuazione della sede diplomatica, che resterà aperta.

Fuga immediata dal Paese con ogni mezzo – Agli americani viene chiesto di tornare in patria usando i voli commerciali a disposizione, spiegando come la capacità dell’ambasciata di assisterli sia “estremamente limitata” date le difficili condizioni di sicurezza e uno staff a disposizione limitato. L’ambasciata sta comunque offrendo prestiti per il rimpatrio ai cittadini americani che non hanno i soldi necessari ad acquistare un biglietto aereo. 

Anche la Germania ordina di lasciare l’Afghanistan – Anche i cittadini tedeschi sono invitati a lasciare l’Afghanistan. È quello sui legge sul sito del
ministero degli Esteri guidato da Heiko Maas. A causa degli scontri in atto sul terreno, il ministero sconsiglia l’ingresso in Afghanistan, e rivolge un appello ai cittadini federali, affinché “cerchino la possibilità di lasciare al più presto il Paese su dei voli di linea”.

In poche ore conquistate Kandahar, Ghazni ed Herat – L’ultima in ordine a cadere nelle mani dei talebani è stata Herat, terza città come grandezza nel Paese e per anni avamposto del contingente italiano. Ma poco prima avevano fatto la stessa fine altri due capoluoghi come Kandahar e soprattutto Ghazni. Quest’ultima si trova a soli 150 km dalla capitale Kabul. Ora gli estremisti islamici controllano 11 di 34 capoluoghi provinciali.

L’obiettivo è far cadere Ghani – Le forze degli “studenti di teologia” (il significato letterale della parola Taleban) continuano l’assalto con l’obiettivo di fare cadere il presidente Ashraf Ghani. Vent’anni di presenza militare statunitense e degli altri Paesi Nato non è bastata a sconfiggere i talebani, il cui regime fu abbattuto dall’intervento anglo-americano dell’ottobre 2001, dopo gli attacchi agli Usa dell’11 settembre. Ne è prova la velocità  con cui le forze fondamentaliste stanno conquistando il territorio. “La situazione attuale è dovuta alla brusca decisione” è stata l’accusa lanciata da Ghani. Gli americani hanno anticipato il rientro delle truppe rispetto alla data limite stabilita in precedenza dal presidente Joe Biden che era proprio l’11 settembre.

Native

Articoli correlati