Orge, gay e amanti: dai documenti segreti dell'Fbi i veleni contro Martin Luther King
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Orge, gay e amanti: dai documenti segreti dell'Fbi i veleni contro Martin Luther King

Nelle carte diventate pubbliche si parla di una relazione con Joan Baez, di una figlia illegittima e di legami con il partito comunista

Martin Luther King
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5 Novembre 2017 - 10.32


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Dopo i retroscena piccani tra Marilin Monroe e i fratelli Kennedy (almeno secondo quello che dicevano i servizi segreti) in mezzo ai documenti sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy desecretati sono stati inseriri alcuni file dell’Fbi che descrivono una vita da maniaco del sesso di Martin Luther King. Il paladino dei diritti civili avrebbe infatti partecipato a orge, avuto una figlia illegittima e intrattenuto una relazione intima con la cantautrice Joan Baez.
In un documento sulla “condotta personale di King” si parla di una riunione a Miami in Florida nel febbraio del 1968 (King fu assassinato ad aprile, dnr) rispetto alla quale uno dei partecipanti espresse il suo disgusto dopo aver visto scene di ‘fornicazione’ omosessualità e la presenza di prostitute.
Nel 1964, sempre secondo gli 007, King aveva partecipato a un’orgia durata due giorni a Washington durante la quale i partecipanti ubriachi avevano praticato sesso in maniera naturale e ‘innaturale’. E comunque King da allora aveva continuato a praticare le sue ‘aberrazioni sessuali’.
Non è chiaro se le informazioni, datate 1968, siano mai state verificate. Ma è possibile di no.
Non è inoltre stato chiarito come mai l’Fbi – i cui tentativi di screditare il reverendo sono noti da anni – conservasse tali documenti associati a quelli relativi all’assassinio del presidente Kennedy, il quale non viene mai menzionato in queste specifiche carte.
Nei documenti segreti si ipotizzano anche collegamenti di King con organizzazioni comuniste e presunte evasioni fiscali. In particolare che l’attivista si circondasse di consiglieri dai forti legami con il partito comunista americano e che le sue dichiarazioni fossero sempre soggette all’approvazione di presunti simpatizzanti “rossi”. Fino a descriverlo come un “sincero marxista”. Da qui il sospetto che la Southern Christian Leadeship Conference, l’organizzazione guidata da Martin Luther King, avesse messo in piedi una vera e propria frode fiscale per raccogliere fondi volti a finanziare le sue attività.

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