Quoll a rischio estinzione perché fa troppo sesso
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Quoll a rischio estinzione perché fa troppo sesso

Secondo una ricerca universitaria, gli esemplari maschi di questa specie di piccoli marsupiali potrebbero vivere più a lungo

Quoll a rischio estinzione perché fa troppo sesso
Un quoll
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7 Febbraio 2023 - 14.12


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quoll sono animali poco conosciuti originari dell’Australia e della Nuova Guinea, della stessa famiglia del più famoso diavolo della Tasmania. Una ricerca condotta dall’Università australiana della Sunshine Coast, pubblicata sulla rivista scientifica Royal Society Open Science, ha rivelato un “vizio” letale per gli esemplari maschi: in pratica non dormono per fare sesso. Il loro organismo potrebbe farli vivere più a lungo, ma la rinuncia al riposo per accoppiarsi nella stagione degli amori li conduce, stremati, all’inevitabile morte prematura.

Gli esemplari femminili di quoll vivono circa quattro anni, mentre i maschi difficilmente raggiungono il primo anno di vita. Registrano infatti un incredibile picco di testosterone nel mese di luglio, il che li porta ad accoppiarsi di continuo fino alla morte.

Istinto irrefrenabile

 L’istinto a riprodursi è primario almeno quanto quello alimentare nel regno animale. In questa verità si può trovare la motivazione principale dell’estremo “autolesionismo” dei quoll maschi. Nel caso di questi piccoli marsupiali, però, quella che è una strategia naturale di sopravvivenza si sta trasformando nell’esatto opposto, portando la specie a rischio estinzione. “I quoll percorrono grandi distanze per accoppiarsi il più possibile e sembra che la loro volontà sia così forte che rinunciano a dormire per dedicare più tempo alla ricerca delle femmine”, ha spiegato il ricercatore Christofer J. Clemente. “Qualcosa sta sicuramente facendo fallire la loro salute dopo solo una stagione e pensiamo che sia di fatto collegato alla privazione del sonno”.

La mancanza di sonno

 La mancanza letale di sonno è stata osservata dagli scienziati soltanto negli esemplari maschi, a ulteriore conferma della tesi della ricerca. Una privazione che induce anche la perdita di peso corporeo, un aumento dell’aggressività e un atteggiamento decisamente meno prudente in risposta a pericoli anche fatali. La condizione generale di questi animali registra peggioramenti anche sul versante delle malattie: “Abbiamo osservato un notevole aumento dei parassiti nei maschi, probabilmente perché dedicano meno tempo alla pulizia personale”.

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