I mercati hanno paura: "Sta per iniziare la grande tempesta globale". L'Italia come l'affronterà?
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I mercati hanno paura: "Sta per iniziare la grande tempesta globale". L'Italia come l'affronterà?

Secondo il Cremlino verrà scatenata proprio dalle sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina.

I mercati hanno paura: "Sta per iniziare la grande tempesta globale". L'Italia come l'affronterà?
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5 Settembre 2022 - 09.11


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Vola il prezzo del gas. Sul mercato di Amsterdam forte aumento del gas dopo lo stop al Nord Stream comunicato venerdì a mercati chiusi da Gazprom. I future Ttf, punto di riferimento del gas in Europa, s’impennano a 275 euro al megawattora in avvio di contrattazioni, con un rialzo del 28% rispetto alla chiusura di 212 euro di venerdì. L’apertura della commissione Ue, per voce di Ursula von der Leyen, alla definizione di un tetto al prezzo del gas aveva contribuito a raffreddare le quotazioni anche se la reazione russa è stata immediata prima con le minacce dell’ex presidente Medvedev sul conseguente stop delle forniture russe all’Europa, poi con l’annuncio di Gazprom su Nord Stream.

Corre anche il petrolio. Prezzo del petrolio in netto aumento in avvio di settimana in attesa della riunione dell’Opec + che potrebbe decidere per un taglio della produzione e dopo la presa di posizione del G7 su un price cap al petrolio russo. Il greggio Wti passa di mano a 88,53 dollari al barile con un aumento dell’1,91%; il Brent sale del 2,13% a 95 dollari al barile.

Euro ai minimi da 20 anni. L’euro stamani ha toccato il minimo storico nel cambio con il dollaro Usa, scendendo sotto al livello di 0,99. Crollano i futures sulle Borse europee: quelli sull’indice paneuropeo Stoxx 50 cedono il 3,1%, quelli sul Dax di Francoforte il 3,3% e quelli sul Ftse 100 di Londra l’1,1%. Chiusi i mercati americani per il Labor day. Giovedì occhi puntati sulla Bce con la riunione sulla politica monetaria e la conferenza stampa della presidente Christine Lagarde.

Spread in rialzo. Apertura in rialzo per lo spread tra Btp e Bund a 235 punti, contro i 231 della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale avanza al 3,842%

Asia debole. Prevale il segno rosso sulle Borse asiatiche, che scontano gli effetti della crisi energetica e sono appesantite dalla possibile limitazione, oggetto di valutazione da parte dell’amministrazione americana, degli investimenti Usa nelle società tecnologiche cinesi. Tokyo ha perso lo 0,1%, Seul lo 0,2% mentre Sydney ha chiuso in rialzo dello 0,3%. Soffre invece Hong Kong, in calo dell’1,3%, mentre Shanghai arretra dello 0,1% e Shenzhen dello 0,7%. 

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