Norcia si candida a Capitale europea della cultura 2033 nell’ambito del contesto territoriale di Abruzzo, Marche e Umbria, unite dal terremoto del 2016, di cui appunto Norcia è stata la città simbolo. Una tragedia che, nella progettazione presentata, diviene forza al di là della ricostruzione, con una visione di ricerca e sperimentazione per la creazione di nuove opportunità per la comunità, come descritto nel manifesto “Norcia e la Civitas appenninica: terra di cambiamento, crocevia di tradizioni e innovazione”, presentato lo scorso sabato.
Nel rispetto del proprio patrimonio storico-artistico e paesaggistico, il territorio si unisce dunque attorno alla rinascita di centri e comunità e alla ricerca di una innovazione che permetta sviluppo economico e conoscenza internazionale. È la cultura la forza trainante di questo programma, in corso di definizione per la presentazione agli organismi europei nel 2027; partendo da una storia ricca di tradizioni da valorizzare, Norcia vuole diventare crocevia di esperienze, promuovendo il dialogo interculturale e la cooperazione scientifica ed artistica, unendo la valorizzazione del passato e la sostenibilità con l’innovazione tecnologica e la creatività contemporanea, con un monito all’integrazione sociale, all’inclusione e alla partecipazione.