Tesori del passato: manifesti pubblicitari d'autore ad Aste Bolaffi
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Tesori del passato: manifesti pubblicitari d'autore ad Aste Bolaffi

Dal 16 aprile, l'evento offre un viaggio nel XX secolo della pubblicità, esplorando opere d'arte uniche e preziose.

Tesori del passato: manifesti pubblicitari d'autore ad Aste Bolaffi
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29 Marzo 2024 - 21.53 Culture


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L’attesa è alle stelle per gli appassionati d’arte e storia, con Aste Bolaffi pronta a svelare una collezione senza precedenti di manifesti pubblicitari d’autore. Con oltre 630 pezzi in mostra, molti dei quali famosi anche al di là dei confini nazionali, l’evento si preannuncia come un viaggio indimenticabile nel mondo affascinante della pubblicità del XX secolo.

L’appuntamento è fissato per martedì 16 aprile nella suggestiva cornice della storica sala nel centro di Torino, mentre mercoledì 17 aprile sarà possibile partecipare online, aprendo le porte di questa straordinaria esposizione a un pubblico globale.

Tra i protagonisti di questa straordinaria raccolta, spiccano i lavori dei più celebri cartellonisti italiani e stranieri del secolo scorso. In particolare, i manifesti del triestino Marcello Dudovich, tra cui il celebre “Cablé Confort Michelin”, con il protagonista Bibendum, mascotte iconica dell’azienda francese, e il capolavoro realizzato nel lontano 1908 per la Società Torinese Automobili Elettrici, sono destinati a far battere i cuori dei collezionisti più esigenti.

Ma non è solo Dudovich a brillare nell’asta. Le opere di Leonetto Cappiello e Leopoldo Metlicovitz portano con sé un fascino senza tempo, soprattutto nella sezione dedicata alla moda, con i manifesti dei celebri Magazzini Mele di Napoli, ormai scomparsi. Cappiello, infatti, sarà presente con alcuni dei suoi capolavori del 1921 realizzati per Campari, testimonianza tangibile del suo genio creativo e della sua influenza indelebile sul mondo della pubblicità.

Una sezione dedicata all’editoria aggiunge ulteriore valore a questa eccezionale esposizione. Tra i pezzi più rari, si segnalano un manifesto di Giovanni Maria Mataloni per Caffaro, il primo giornale di Genova e l’unico soggetto noto commissionato a Leopoldo Metlicovitz dall’azienda Ricordi di Milano, per L’Ora, il quotidiano palermitano fondato da Ignazio Florio.

“Questi lavori su carta, vere e proprie opere d’arte nate come multipli per l’affissione a scopo pubblicitario, con il tempo hanno fatto il loro naturale decorso e oggi sopravvivono in pochissimi esemplari, spesso molto più rari di coevi dipinti”, ha commentato Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi.

Gli appassionati e i curiosi avranno l’opportunità di ammirare i manifesti dal 11 al 17 aprile presso la Sala Bolaffi, situata in via Cavour 17 a Torino.

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