Nasce l'Osservatorio indipendente per la corretta narrazione della violenza sulle donne
Top

Nasce l'Osservatorio indipendente per la corretta narrazione della violenza sulle donne

Tante le collaborazioni, da La Sapienza a il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti

Nasce l'Osservatorio indipendente per la corretta narrazione della violenza sulle donne
Fonte: alleyoop.ilsole24ore.com
Preroll

redazione Modifica articolo

30 Ottobre 2023 - 14.10 Culture


ATF

Giornata storica a Roma, quella dello scorso venerdi 27 ottobre: nella capitale ha esordito l’Osservatorio indipendente sui media contro la violenza nel linguaggio sulle donne, un progetto necessario per approfondire come vengono effettuati dai media i racconti quotidiani legati a molestie, stupri, femminicidi e linguaggio dell’odio.

La direttrice del programma sarà Flaminia Saccà, professoressa ordinaria di “Sociologia dei Fenomeni Politici” e coordinatrice nazionale del progetto ‘Prin 2020 Stereotipo e pregiudizio’.

Con ormai un decennio passato dalla Convenzione di Istanbul, si continua a combattere la violenza di genere; da questo, e per individuare le strategie di contrasto, nasce la collaborazione tra vari enti: la Sapienza di Roma, l’Università della Tuscia, l’Associazione Giulia Giornaliste Unite Libere Autonome, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, le Commissioni Pari Opportunità della Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Unione sindacale dei giornalisti Rai.

La presidente dell’associazione Giulia Giornaliste, Silvia Garambois, ha parlato così ad AdnKronos: “Un’iniziativa utile a conoscere e scoprire i punti deboli per intervenire, per continuare con i corsi di formazione, per denunciare l’inaccettabile ai Consigli di disciplina dell’Ordine professionale, ma soprattutto per crescere insieme, giornaliste e giornalisti, studiose e studiosi”.

”Animatrici, in definitiva, ne sono le donne che si occupano di informazione, riunite in rete, che da anni cercano questo approdo per dare un concreto supporto al ‘manifesto di Venezia’, una specie di Magna Carta utile a raccontare le donne sui giornali, talvolta grandi assenti nei media con le loro eccellenze, spesso vittime di un linguaggio che le rende ‘complici’, persino quando sono la parte lesa nei casi di violenza”, ha continuato la giornalista Garambois.

Ha tenuto anche a sottolineare la piena collaborazione dell’Università La Sapienza di Roma: “Poi la disponibilità di tutte e tutti, a partire dal professor Fiorenzo Laghi, direttore del dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo alla Sapienza, che ha condotto all’importante accordo tra l’Ateneo e i nostri Enti e Associazioni. Abbiamo voluto, tra gli esperti della commissione scientifica, anche le rappresentanti della 27esima ora del Corriere della Sera e di Halley Oop del Sole 24 ore, spazi rari di attenzione al femminile sui maggiori media, insieme a colleghe/i di Repubblica e della Stampa, attenti al linguaggio e ai fenomeni di violenza contro le donne”.

Tra coloro che prenderanno parte all’iniziativa, oltre alle precedenti già citate, troviamo: Antonella Polimeni, magnifica rettrice Sapienza Università di Roma; Anna Maria Giannini, delegata della Rettrice alle Pari Opportunità; Guido D’Ubaldo, presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio; Paola Spadari, segretaria nazionale Ordine dei Giornalisti; Vittorio Di Trapani, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana; Mara Pedrabissi, presidente Commissione Pari Opportunità Federazione Nazionale Stampa Italiana; Elisabetta Cosci, coordinatrice Commissione Pari Opportunità Ordine dei Giornalisti; Mimma Caligaris, rappresentante italiana International Federation of Journalists; Luca Massidda e Rosalba Belmonte, Università degli Studi della Tuscia e Mara Cinquepalmi, per Giulia Sport.

Native

Articoli correlati