Tsai Ming-Liang, tra critica e preoccupazioni per il cinema
Top

Tsai Ming-Liang, tra critica e preoccupazioni per il cinema

Tra proteste, futuro del cinema e giovani, le parole di un cineasta con 30 anni di carriera

Tsai Ming-Liang, tra critica e preoccupazioni per il cinema
Preroll

redazione Modifica articolo

4 Agosto 2023 - 22.31 Culture


ATF

Tsai Ming-liang, il cineasta malese naturalizzato taiwanese, figura di spicco nella scena cinematografica di Taiwan e nel mondo negli ultimi 30 anni è intervenuto alla 76esima edizione del Locarno Film Festival.

Nelle sue parole leggiamo una forte fiducia in ciò che può fare l’industria cinematografica, infatti, a detta del vincitore di numerosi premi, tra cui un Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia e Gran Premio della Giuria, “i musei potrebbero diventare fortezze per i film. Sono già considerati espressioni artistiche di immagini, e quindi potrebbero quindi diventare nel futuro una catena cinematografica dove proiettare film che abbiano una visione artistica, che siano differenti”.

Si rivolge, inoltre, al futuro con la consapevolezza che il modo di fare film stia cambiando e che i giovani “vogliono soprattutto comunicare un messaggio, raccontare una storia”.

Per quanto riguarda gli ultimi risvolti sull’IA, tra proteste a Hollywood da parte di attori e sceneggiatori, Tsai Ming-liang non risulta molto preoccupato. Dice “Non mi preoccupa perché non la conosco per niente. Al ristorante ormai per ordinare si usa il QR code, e io non utilizzo neanche quello, mi faccio portare il menù di carta”.

Leggi anche:  Da oggi al cinema "L’Ultima Vendetta"

Contrariamente all’IA, il cineasta si preoccupa del continuo sviluppo della tecnologia e conclude “È vero che può facilitarci la vita, ma non tutti sono in grado di andare a quel passo, me compreso”.

Native

Articoli correlati