“Ricucire le ferite”: a Perugia una mostra d’arte al femminile sulla violenza di genere
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“Ricucire le ferite”: a Perugia una mostra d’arte al femminile sulla violenza di genere

In occasione della festa della donna dell'8 marzo, l'esposizione di opere di artiste impegnate diviene l'occasione per coniugare arte e impegno politico e sociale

“Ricucire le ferite”: a Perugia una mostra d’arte al femminile sulla violenza di genere
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Giuseppe Costigliola Modifica articolo

7 Marzo 2023 - 16.25


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Che siano le donne a parlare delle violenze che nel mondo subiscono quotidianamente, ossessivamente. Che sia la loro arte ad esprimere il dolore, le ferite fisiche ed emotive, ma anche il modo per superarle, per immaginare un futuro privo di violenza di genere.

Sono questi i temi della Mostra d’arte al femminile che il Cris, il centro di ricerca e intervento sociale, ha organizzato a Perugia, nella sala Cannoniera della Rocca Paolina, dal titolo programmatico “Ricucire le ferite”.

Ferite ricevute da partner violenti, da una società androcentrica e maschilista nelle istituzioni e nel linguaggio, ma anche violenza di Stato contro le donne come avviene in Iran e in tanti, troppi altri Paesi. Ferite sempre inferte, magari momentaneamente sanate ma poi immancabilmente riaperte, perché chi si fa agente di violenza può anche farsi perdonare ma torna a ferire, se non ad uccidere. Questa mostra si propone appunto di ricucire le ferite, raccontarle con la suggestività dell’arte, ma anche suggerire una rinascita e indagare nuove possibilità di ripartenza.

Numerose le artiste che espongono le loro opere: Soheila Assefi, Francesca Borgioni, Cosmik Lepore, Donatella Marinucci, Christine Noel, Anna Maria Tontini, Sakura Ono, Marta Petrelli. L’apertura della mostra avverrà in un giorno altamente simbolico, l’8 marzo, alle ore 11, e sarà aperta sino al 12. Il 9 marzo alle 17 è previsto l’intervento di Amnesty International sulla campagna “Io lo chiedo”, volta a introdurre il concetto di consenso nel codice penale italiano in tema di stupro. Molto attesa la testimonianza di Shirin, attivista iraniana, che presenterà un intervento sulla condizione giuridica delle donne in Iran e la loro lotta attuale.

Il significato di questa mostra è chiaro: coniugare l’arte all’impegno politico e sociale, le uniche armi in grado di proporre una rivoluzione culturale, un cambio assoluto di paradigma nei rapporti tra genere che consenta di combattere e sconfiggere un male atavico che produce immensi danni, che mantiene l’essere umano in uno stato di criminosa inciviltà. 

Questo il sito del cris, https://crisaps.it, e quello della Città di Perugia di cui si dà la notizia della mostra: https://turismo.comune.perugia.it/articoli/ricucire-le-ferite.

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