Sanremo e la polemica sul Gender fluid
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Sanremo e la polemica sul Gender fluid

«Non amo parlare di generi, parlo di esseri umani. Non voglio essere banale ma credo che ognuno sia libero di vivere la propria vita pubblicamente come meglio crede. Sanremo non deve essere un luogo diverso da altri» è la risposta di Amadeus

Sanremo e la polemica sul Gender fluid
Rosa Chemical
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7 Febbraio 2023 - 18.23 Culture


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di Giuseppe Rizza

Qualche giorno fa si è innescata la polemica sulla partecipazione di Rosa Chemical al Festival di Sanremo 2023, a seguito dell’intervento alla Camera di Maddalena Morgante, deputata del partito Fratelli d’Italia, che ha espresso la sua preoccupazione attraverso parole forti: «Desta sconcerto la notizia riportata dai media che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara al prossimo Festival di Sanremo porterà, come lui stesso ha affermato, e, chiedo scusa per i termini che sto per usare, il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans».

Il messaggio della Morgante è subito spopolato sul web ed in men che non si dica l’hashtag Rosa Chemical è diventato trend topic, suscitando, in molti casi, l’ilarità degli utenti che non hanno perso l’occasione per sottolineare come in realtà, in un simile momento storico, i problemi del il nostro Paese siano ben altri.

Tra i tanti, anche +Europa ha twittato un messaggio piuttosto provocatorio: «Il caso #cospito? La guerra in #Ucraina? Il caro #benzina? Le #bollette? Le donne in #Iran? No! La priorità di #FratellidItalia è #rosachemical e la teoria #gender a #Sanremo».

Data la portata dell’argomento era inevitabile che la questione sarebbe stata tirata in ballo nel corso della conferenza stampa di presentazione della prima serata. In apertura, anticipando le domande dei giornalisti, Stefano Coletta, direttore dell’Intrattenimento Rai, ha immediatamente acceso i riflettori sul tema specificando la sua posizione: «Penso che questo Festival sia ancora di più espressione di inclusività».

Chiaro e deciso anche il pensiero di Amadeus, alla sua quarta avventura da direttore artistico del Festival e già confermato anche per l’edizione 2024, che senza ricorrere a mezzi termini ha risposto: «Non amo parlare di generi, parlo di esseri umani. Non voglio essere banale ma credo che ognuno sia libero di vivere la propria vita pubblicamente come meglio crede. Sanremo non deve essere un luogo diverso da altri».

Ha poi aggiunto: «Ho paura dei moralisti e del moralismo. Ci vuole l’educazione, non arrecare danno ad altri. Ai bambini va spiegata la diversità, che esistono persone che amano indipendentemente dal sesso. Questi concetti vanno portati ovunque». Per ora, nessuna replica ufficiale è arrivata del partito della premier Giorgia Meloni.

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