Un romanzo e un album per Lory Muratti, tra canzone d’autore e echi new wave
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Un romanzo e un album per Lory Muratti, tra canzone d’autore e echi new wave

Tante parti orchestrali, archi e pianoforte con scosse rock e la partecipazione di Cristiano Godano.

Un romanzo e un album per Lory Muratti, tra canzone d’autore e echi new wave
Lory Muratti
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14 Dicembre 2022 - 23.15


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di Giordano Casiraghi

Esce prima il romanzo «Torno per dirvi tutto» e successivamente l’album omonimo. Lory Muratti si colloca tra canzone d’autore, rock, contemporanea e new wave, come non si ascolta più facilmente. Lui stesso spiega così questo progetto bilaterale, tra musica e letteratura: «Vivendo e non solo immaginando, ho quindi raccolto questa storia intessuta tra ombra e speranza, morte e rinascita dove musica e narrativa si sono incontrate in un costante gioco di auto-fiction letteraria e musicale. Uno scenario inconsueto, a tratti difficile da affrontare e che proprio nutrendosi di quelle fatiche, ha trovato la sua strada portandomi dentro a un viaggio di riscoperta nel cuore di una meravigliosa Mitteleuropa. Consolante e ristoratrice, ha fatto da orizzonte al mio sguardo mentre la storia iniziava a prendere forma insieme al suono di cui era composta. È in quella penombra che mi sono fermato in attesa di riprendere la scena come una comparsa nascosta fra le quinte di un teatro. È lì che ho raccolto ciò che ascolterete e leggerete ed è proprio da quella mezza oscurità che oggi Torno per dirvi tutto». 

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C’è un’atmosfera che cattura lungo tutte le canzoni, a cominciare da «Viola» e che prosegue con «Gli invisibili», dove il ritornello arriva per dire che «non mi avrete mai» cantato in coppia con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Una stoia che richiama il fiume Moldava che attraversa Praga, luogo testimone di un pensiero che anelava verità/libertà e che torna a galla. 

Otto capitoli del libro come otto sono le canzoni per condividere luoghi, le atmosfere e i personaggi, il musicista, scrittore e regista intreccia vissuto e finzione per raccontare una storia in equilibrio tra ombra e speranza, morte e rinascita. Sullo sfondo si alternano città e paesaggi mitteleuropei, tappe del viaggio dell’io narrante ma anche dell’artista, che per scrivere il romanzo e i testi dell’album Muratti si è recato a Praga, Vienna, Parigi e sul Lago di Bled in Slovenia. Il protagonista si sente in possesso di attirare anime stanche di vivere, o semplicemente sensibili a troppe domande senza risposte facili. Un’ancora per anime alla deriva che lo riconoscono come un possibile traghettatore.

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L’album è pervaso da un’atmosfera oscura e attrattiva che non molla mai la presa, da «Due comparse perfide» a «Il silenzio delle parole», fino alla conclusiva «Torno per dirvi tutto», tra archi, pianoforte e scosse rock.

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