“Sanremo? Beatles e U2?” era solo ironia dice Zucchero
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“Sanremo? Beatles e U2?” era solo ironia dice Zucchero

Il cantante corregge alcune facili interpretazioni date alle sue parole della conferenza stampa di presentazione delle date dei suoi concerti a Reggio Emilia. “Non ho mai mandato una mia canzone al direttore artistico del festival”

“Sanremo? Beatles e U2?” era solo ironia dice Zucchero
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20 Novembre 2022 - 17.33 Culture


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di Manuela Ballo

Dev’ essere insopportabile per una persona ironica e divertita come zucchero Fornaciari fare conferenze stampa.   L’esempio più eclatante viene da quella che si è svolta ieri a Reggio Emilia per annunciare le due date del suo concerto. Allo stesso modo è impensabile pretendere che i giornalisti ce la facciano a tradurre con accuratezza la sua ironia.

Zucchero è sempre stato così, sia sul palco che nei confronti dei media: autentico, spregiudicato e limpido. Ma a volte ,come in questi casi, corre il rischio di essere fraintesa. Così è stato nel corso della giornata di ieri, quando alcuni giornali hanno scritto di lui dicendo che a Sanremo non lo hanno mai accettato e che secondo il cantautore i Beatles e gli U2 sarebbero stati dei pessimi musicisti.

Si sa che quando si parla a braccio libero si rischia spesso di sconfinare, di essere fraintesi appunto. È come quando si raccontano delle storie in paese che proprio perché narrate a braccio si evolvono generando versioni diverse. Può così accadere che ciò che hai detto a voce all’inizio generi una realtà completamente diversa da quella che era stata pensata.

Zucchero, dopo aver letto sui giornali le sue dichiarazioni ha chiarito con la sua solita bonaria ironia il significato delle battute che aveva fatto durante la conferenza stampa.  Forse, però, è stato fin troppo ironico e come ben si sa l’ironia finisce spesso in un giornalismo fatto di frasi fatte o stereotipi per essere o, non capita o, fraintesa. Forse però c’è chi ha voluto volontariamente fraintendere per rendere il tutto molto più notiziabile e appetibile. Chi lo sa, può darsi.

Così ha ripreso e risposto ai giornalisti facendolo con quei caratteri distintivi del grande cantautore che, non ha caso, ha tenuto a precisare di non essere di per sé “quello dei “no comment”, io non svicolo e vado diretto, ma vedere addirittura dei titoli come “A Sanremo non mi vogliono neanche in gara” è diverso da quello che intendevo dire perché ovviamente era una battuta ironica”.

Si dice spesso che l’ironia salverà il mondo, speriamo sia davvero così. Ma se ci dovessimo basare su ciò che è successo in questa circostanza saremo, in realtà, tutti un po’ persi.
Menomale che oggi, nella sua dichiarazione l’ha, per una volta, forse con un po’ di fatica, scansata l ‘ abituale ironia andando così dritto al punto e specificando ulteriormente di non aver mai inviato un brano ad Amadeus per partecipare al festival e, inoltre, di non aver mai detto che i Beatles, Bono e gli U2 sono pessimi musicisti.

Che poi, diciamoci la verità, chi mai lo avrebbe mai pensato? I Beatles hanno segnato un’intera stagione musicale e con gli U2 hanno contribuito a fare quella storia della musica che noi oggi conosciamo.
Ciò che è certo, e lo dice oggi lo stesso Zucchero, è che non avrebbe mai osato definirli pessimi musicisti e non a caso sostiene: “ho detto che anche i Beatles e gli U2 hanno ammesso di non essere dei musicisti tecnicamente virtuosi ma mediocri, eppure hanno scritto canzoni incredibili che sono entrate nel cuore della gente”.

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