Anche questa estate torna la Summer Academy dell’Accademia Chigiana
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Anche questa estate torna la Summer Academy dell’Accademia Chigiana

Forte della sua esperienza nella formazione dei più grandi musicisti di ieri e di oggi, l’Accademia Chigiana è pronta per una nuova stagione della Summer Academy che rappresenta un punto di riferimento per la preparazione dei maestri del futuro

giovani musicisti dell'Accademia Chigiana
Giovani musicisti dell' Accademia Chigiana
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6 Luglio 2022 - 00.55 Culture


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di Azzurra Arlotto

L’Accademia Musicale Chigiana apre ufficialmente i suoi corsi di perfezionamento nel 1932. Nell’estate di quell’anno un gruppo di aspiranti musicisti di diverse nazionalità varcò per la prima volta le porte del Palazzo Chigi Saracini per seguire i primi corsi di perfezionamento il cui numero crebbe di pari passo al rapido aumentare degli allievi, che di lì a poco iniziarono a scrivere la storia dell’Accademia e della grande musica. Sono decine i grandi artisti che hanno frequentato i corsi estivi chigiani e hanno poi lasciato un segno indelebile nella musica del Novecento e oltre. Per buona parte del XX secolo si può dire infatti che non ci sia stato grande strumentista o direttore al mondo che non sia passato per le aule senesi, almeno una volta nella vita.

I primi corsi offerti dall’Accademia, tenuti da docenti di fama internazionale, erano corsi di organo, di canto, di arpa, di violino, di violoncello, di composizione e di accompagnamento, a cui seguirono poi quelli di pianoforte, di scena lirica, di direzione d’orchestra, di chitarra, di clavicembalo e di musica per film. Già dopo pochi anni dalla sua fondazione, la Chigiana contava allievi provenienti da oltre 50 nazioni, a conferma del prestigio internazionale di cui godeva la scuola, in un’epoca in cui il numero delle scuole di perfezionamento era molto limitato. Con i suoi straordinari maestri e allievi, l’Accademia fu da subito anche il motore di un’ampia programmazione concertistica, nata con la stagione invernale Micat in Vertice, attiva dal 1923, e con la celebre Settimana Musicale Senese, la cui prima edizione del settembre 1939 contribuì significativamente alla riscoperta della musica di Antonio Vivaldi. L’Accademia Musicale Chigiana ha da sempre posto la sua attenzione sia alla rivalutazione del repertorio antico che alla promozione di nuova musica dando come risultato la formazione di ensemble cameristici che nacquero all’interno dei corsi e che poi ebbero carriera internazionale. Ne sono un esempio il Quintetto Chigiano, il Quartetto Italiano e il Sestetto Chigiano d’Archi.

Oggi l’attività concertistica copre tutto l’arco dell’anno, in particolare il Chigiana International Festival continua ad animare i mesi di luglio e agosto con la Summer Academy che comprende corsi di alto perfezionamento per giovani musicisti, provenienti da tutto il mondo, che desiderano puntare all’eccellenza in campo musicale. Grazie alle selezioni operate dai docenti, vengono scelti i più talentuosi tra gli aspiranti allievi per poterli portare al livello più alto di maturazione artistica.

“Tra i corsi più ambiti c’è quello di direzione di orchestra, che vanta una tradizione importante (da lì sono usciti nomi come quelli di Abbado, Mehta, Baremboim, Sinopoli, Chailly, Esa Pekka Salonen, Petrenko, e tanti altri), ma che offre il vantaggio raro di poter frequentare le lezioni con il supporto di una vera orchestra sinfonica con cui confrontarsi quotidianamente” spiega Stefano Jacoviello, docente di semiotica della cultura presso l’Università di Siena che collabora con la direzione artistica dell’Accademia Musicale Chigiana dove è responsabile dei progetti culturali e delle produzioni media. Aggiunge poi: “Sempre di più c’è un’integrazione tra i vari corsi che l’Accademia estiva offre. Ad esempio gli allievi di direzione di orchestra e quelli di canto partecipano insieme a Chigiana OperaLab, dove si incrociano con stagisti di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera e gli studenti di regia lirica della Verona Opera Academy, in un avvincente percorso formativo intensivo che conduce alla messa in scena di un’opera. Quest’anno ci sarà “Il Signor Bruschino” di Gioachino Rossini.

Questa modalità che mescola le lezioni tradizionali all’attività laboratoriale interessa anche gli allievi dei nuovi corsi di musica barocca, realizzati dall’anno scorso in collaborazione con l’Università Mozarteum di Salisburgo. Quest’anno gli allievi di musica antica parteciperanno alla realizzazione de “La Senna Festeggiante” di Antonio Vivaldi, integrandosi con i colleghi dei corsi austriaci. Ancora, gli allievi della classe di musica elettronica invece sperimentano l’esecuzione di brani originali di giovani compositori lavorando a contatto con altri allievi di strumento. E c’è anche il workshop di comunicazione e critica musicale online “Tell me Chigiana”, dove giovani musicisti e musicologi intrecciano i loro interessi e pensieri sulla musica con gli allievi, gli interpreti del Festival e gli ospiti degli incontri con il pubblico intitolati “Chigiana Lounge”. Dunque, il Festival produce di fatto una comunità di persone profondamente legate intorno alla musica”.

Il percorso didattico dell’Accademia Chigiana non si ferma alla fase di formazione, ma tiene particolarmente ad aprire per i suoi allievi il passaggio fra l’alto perfezionamento e l’avvio alla carriera. L’Accademia offre infatti agli allievi numerose occasioni di esibizione promosse ufficialmente all’interno del programma del Chigiana International Festival: dai concerti finali dei corsi, agli appuntamenti musicali nelle terre di Siena, fino a delle vere e proprie produzioni originali in prima assoluta, dove gli allievi affiancano i maestri nell’affrontare nuovi repertori nel quadro di un’esperienza di altissimo livello professionale.

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