Lucio Dalla ai tempi di "Gesùbambino" e il sodalizio con Paola Pallottino nel libro di Massimo Iondini
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Lucio Dalla ai tempi di "Gesùbambino" e il sodalizio con Paola Pallottino nel libro di Massimo Iondini

Dieci anni senza Lucio, senza le sue canzoni, senza le sue geniali intuizioni. Questo libro evidenzia il primo periodo quando ancora si affidava ai testi di Paola Pallottino e Roberto Roversi.

Lucio Dalla ai tempi di "Gesùbambino" e il sodalizio con Paola Pallottino nel libro di Massimo Iondini
Lucio Dalla
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13 Aprile 2022 - 14.23


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di Giordano Casiraghi

A dieci anni dalla scomparsa Lucio Dalla continua a essere ricordato, quest’anno in maniera particolare. Tanti libri, tante manifestazioni, una mostra che girerà l’Italia. Tra i libri più interessanti c’è  senz’altro «Dice che era un bell’uomo…» (Minerva, pagg. 178 – 15€) di Massimo Iondini, già firma sul quotidiano L’Avvenire. Non il solito libro su Dalla, non una cronologia, ma un approfondimento di quello che è stato il rapporto tra Lucio Dalla e Paola Pallottino, colei che ha scritto «Gesùbambino», la canzone che Lucio porta al Festival di Sanremo nel 1971. Da allora cambia radicalmente la carriera artistica anche se il rapporto con la Pallottino dura poco. Di questo e di altro Iondini indaga e aggiunge tasselli che non si conoscevano, come quella volta che contatta Vince Tempera per arrangiare alcune sue canzoni e gli chiede anche di occuparsi di un gruppo nascente, quello degli Area. Non se ne farà nulla, come di altri progetti abbandonati, perché in quel periodo Lucio Dalla è una fucina di idee incontrollate. Poi arriva la triade con Roberto Roversi, ma facciamo raccontare a Iondini come sono andate le cose.

Cominciamo dalle fotografie che ritraggono Lucio Dalla con Paola Pallottino. Dove le hai trovate?

Appartengono a Walter Breveglieri, storico fotografo bolognese che ha fotografato tanti artisti. Un servizio fotografico perlopiù inedito che coglie Paola e Lucio in alcuni momenti del loro sodalizio artistico. Un rapporto tra i due che non si è protratto negli anni ma è stato importante per Lucio. La canzone «Gesùbambino» segna una svolta nella carriera di Dalla.

Poi cos’è successo?

Quella tra Dalla e Pallottino è anche la storia di un divorzio. Appena una manciata di canzoni e tra i due scende il gelo, da quando Lucio anziché cantare «Il gigante e la bambina» la fa cantare a Ron. In ogni caso va rimarcato che l’esperienza con la Pallottino è stata l’anticamera per arrivare alla collaborazione con Roberto Roversi e i tre album che hanno realizzato insieme. Va detto che decenni dopo la Pallottino è stata chiamata da Lucio e i due hanno trascorso del tempo insieme, del resto abitavano a poca distanza l’uno dall’altro.

Doppia prefazione, una Gianni Morandi e l’altra Pupi Avati. È stato difficile convincerli?

Questa domanda mi offre l’occasione di chiarire che il libro è stato pubblicato in prima edizione nel 2020 con il titolo «Paola e Lucio» e in quell’occasione c’era la prefazione di Morandi, che in prima battuta è vero che non era entusiasta di intervenire nella prefazione. Quella di Avati invece si è aggiunta in quest’ultima versione del libro che in più comprende un’intervista a Umberto Righi detto Tobia, l’amico e uomo di fiducia di Dalla da una vita. In più, a conclusione ho inserito uno scritto quasi inedito di Lucio Dalla, uscito già in un libro di Gianfranco Baldazzi che ben conosceva Lucio.

Perché hai concentrato lo svolgimento del libro sugli anni Sessanta e Settanta?

Ho sempre amato il primo periodo di Lucio Dalla, quello di «Sylvie» e «Il fiume e la città» e poi sono uno di quei ragazzi che guardava «La TV dei ragazzi» il programma che andava in onda quotidianamente alle 17. Mi piaceva tanto la sigla «Fumetto» degli «Eroi del fumetto» che cantava Lucio Dalla. 

Hai scoperto qualche episodio sconosciuto nella discografia di Dalla?

Sempre dal sodalizio con la Pallottino è scaturita la canzone «La ragazza e l’eremita» che è rimasta inedita. Dalla l’aveva incisa come provino e io ho avuto occasione di ascoltarla avendola trovata in una delle cassette che Paola Pallottino mi ha fornito insieme al libretto con tutti i suoi testi. Infatti «La ragazza e l’eremita» è stata scelta da Angelo Branduardi che l’ha musicata insieme a «Giovanna d’Arco» per il suo album «Domenica e Lunedì» del 1994.

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