Introvabili in Italia i libri dello scrittore africano premio Nobel Abdulrazak Gurnah
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Introvabili in Italia i libri dello scrittore africano premio Nobel Abdulrazak Gurnah

Il suo libro "Il disertore" edito nel 2006 da Garzanti non si trova più. Abdulrazak Gurnah è stato premiato per la "intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo"

Copertine di alcuni libri di Abdulrazak Gurnah
Copertine di alcuni libri di Abdulrazak Gurnah
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7 Ottobre 2021 - 16.58


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Un vero peccato per gli appassionati di libri con una importante presenza della storia.
Abdulrazak Gurnah ha vinto il Nobel per la letteratura. Nato a Zanzibar e attivo a Londra, è stato insignito del riconoscimento per la sua “intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”. Il suo “Il disertore”, edito nel 2006 da Garzanti, è ormai introvabile.
Nato a Zanzibar nel 1948, ha pubblicato ‘Paradise’ (1994), che è stato selezionato sia per il Booker Prize sia per il Whitbread Prize, ‘Desertion’ (2005) e ‘By the Sea’ (2001), a sua volta selezionato per il Booker Prize e poi finalista al Los Angeles Times Book Award.
Recatosi in Gran Bretagna per la prima volta come studente nel 1968, è stato costretto ad allontanarsi dal suo Paese a causa delle persecuzioni ai danni dei cittadini di origine araba. Dal 1980 al 1982 Abdulrazak Gurnah ha poi insegnato alla Bayero University Kano, in Nigeria. In seguito si è trasferito all’Università del Kent, a Canterbury, dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1982, e ora è professore e Direttore degli studi universitari presso il Dipartimento di inglese.
Ha inoltre collaborato come redattore con la rivista Wasafiri dal 1987 e ha supervisionato progetti di ricerca sulla scrittura di autori quali gli stessi Rushdie e Naipaul, G.V. Desani, Anthony Burgess, Joseph Conrad, George Lamming e Jamaica Kincaid.
A oggi, è il quinto autore africano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, dopo Wole Soyinka (Nigeria, 1986), Naguib Mahfouz (Egitto, 1988), Nadine Gordimer (Sudafrica, 1991) e John Maxwell Coetzee (Sudafrica, 2003).
Il suo principale interesse accademico riguarda la scrittura postcoloniale e i discorsi associati al colonialismo, in particolare concernenti l’Africa, i Caraibi e l’India. Ha curato due volumi di saggistica sulla scrittura africana e pubblicato articoli su numerosi scrittori postcoloniali contemporanei, tra cui V. S. Naipaul, Salman Rushdie e Zoe Wicomb.

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