Sandra Milo dopo l'incontro con Conte: "Ora mi sento sollevata"
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Sandra Milo dopo l'incontro con Conte: "Ora mi sento sollevata"

L'attrice era in sciopero della fame da diversi giorni e si era incatenata davanti Palazzo Chigi: "Chiedo che il Governo Conte riceva una delegazione di uno di noi". In seguito, il premier l'ha ricevuta. 

Sandra Milo
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27 Maggio 2020 - 15.23


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L’attrice Sandra Milo si è incatenata davanti a Palazzo Chigi, chiedendo di essere ascoltata dal Presidente Conte sulla questione degli ‘indipendenti e delle partite Iva dei lavoratori dello spettacolo, che vivono una situazione disperata”. L’attrice era in sciopero della fame da diversi giorni: “Chiedo che il Governo Conte riceva una delegazione di uno di noi”. In seguito, il premier l’ha ricevuta. 
Dopo l’incontro con Conte
“Sono uscita con il cuore sollevato perché mi sono detta: ‘C’e’ qualcuno che pensa seriamente a noi!”: così Sandra Milo poco dopo l’incontro con il presidente del consiglio Giuseppe Conte dopo che l’attrice si era incatenata una transenna sotto a palazzo Chigi per denunciare il fatto che da giorni chiedeva una udienza a Conte per portare all’attenzione del Governo la vertenza dei lavoratori autonomi dello spettacoli.
“È andata molto bene – racconta – il presidente ha preso atto delle richieste, io gli ho parlato molto degli artisti, del nostro campo e lui ha detto che si interesserà e farà il possibile. Conte è una persona molto attenta anche da un punto di vista umano, è una cosa che ho sentito a pelle, la mia sensazione è che sia una persona che ha molto amore per il suo paese! Ha detto che penserà a tutti quanti”. 
“Oggi è una giornata importantissima – ricorda la Milo – oggi l’Europa ha stanziato una cifra enorme praticamente a fondo perduto per cui all’Italia andrà tantissimo così lui (Conte, ndr.) potrà aiutare le piccole imprese, la piccola gente a ripartire con il lavoro”.
Parlando ancora dell’incontro col presidente del Consiglio l’attrice prosegue: “Mi ha detto che bisogna stare attenti alla salute ma io gli ho detto che noi dobbiamo lavorare sennò come facciamo? Ho spiegato che i sussidi per lo spettacolo sono arrivati a poca gente e gli ho spiegato che non parlavo di me che ho la pensione ma dei miei figli, dei tantissimi colleghi a cui non è arrivato niente”, conclude.

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