Al Montevergini occupato Hippie Sicily, film su una comune degli anni '70
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Al Montevergini occupato Hippie Sicily, film su una comune degli anni '70

Stasera, lunedì 10 ottobre, il documentario di Salvo Cuccia sarà proiettato al Teatro Montevergini di Palermo

Protesta e occupazione del teatro Montevergini a Palermo
Protesta e occupazione del teatro Montevergini a Palermo
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10 Ottobre 2016 - 18.47


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Nel 1970 Carlo Silvestro, giornalista e poeta, e la sua compagna Silvia Fardella fondarono una comunità hippie a Terrasini, vicino Palermo, a villa Fassini, un edificio in stile liberty. La comune ospitò nel giro di pochissimo tempo giovani provenienti da varie parti di Italia, Europa e anche dagli Usa e fu frequentata da artisti, attori del Living Theatre e, tra gli altri, da Paola Pitagora, Giuliana De Sio, Teresa Ann Savoy e musicisti come Eugenio Finardi, Claudio Rocchi, Alberto Camerini, e personaggi come Andrea Valcarenghi, Guido Daniele, Matteo Guarnaccia, Don Cherry e… tanti altri. Quell’esperienza rivive in “Hippie Sicily” un film documentario del 2014 di Salvo Cuccia, produzione di Eleonora Cordaro-Abra&cadabra con il sostegno della Sicilia Film Commission.”Hippie Sicily” sarà proiettato questa sera, 10 ottobre, al Teatro Montevergini occupato.

Quella comune ebbe scambi di alterna fortuna con gli abitanti di Terrasini, un paese ancora legato ad antiche tradizioni. Il documentario – arricchito dai preziosi repertori cinematografici in gran parte inediti di Alberto Grifi, autore e regista tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano – racconta del sentire di quegli anni e del contesto underground italiano e internazionale in cui l’idea di vita comunitaria prende vita. Legata a Re Nudo e alle esperienze creative degli anni ’70, fino al Festival di Parco Lambro, la comune si dissolve nel ’78, anno in cui Carlo e diversi altri personaggi si trasferiscono definitivamente in India, nella “grande comune” di Osho a Pune. Dopo la proiezione, incontro col regista e dibattito.

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