Da duri e puri ai compromessi: il contrappasso del web si abbatte su Di Maio
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Da duri e puri ai compromessi: il contrappasso del web si abbatte su Di Maio

Un vecchio post di Di Maio, risalente al 2014, viene riletto oggi alla luce della situazione politica attuale: notate somiglianze?

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24 Maggio 2018 - 19.44


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Potremmo pensare che di ironia ne abbiamo avuta fin troppa. E sarebbe anche giusto affermare che sono anni (se non decenni) che la satira e la presa in giro, quando non proprio l’insulto da cortile, l’anima politica nuda e cruda di questo paese. Quindi, ora che Conte è ufficialmente il nostro premier e il patto, pardon ‘contratto’ tra Lega e M5s è siglato, sarebbe cosa buona e giusta rimboccarsi le maniche e tentare di fare politica seria, il governo da una parte, l’opposizione (quando smettono di litigare tra loro) dall’altra.

Ma, sarà per l’assurda situazione in cui ci ritroviamo (80 giorni di tarantella per portare da Mattarella un premier che non più tardi di 3 anni fa sia Di Maio che Salvini avrebbero lapidato via web), sarà perché è dannatamente divertente vedere i due leader dei partiti di maggioranza in Italia dribblare le accuse di ipocrisia che fioccano in seguito alla loro unione, fatto sta che il web non ha nessuna intenzione di interrompere lo sfottò. E a noi, citando Benigni e Troisi, non ci resta che piangere guardando come, in questo caso di Luigi Di Maio, nel 2014 scriveva su Facebook quanto si legge nella foto, modificata da un ignaro buontempone della rete.

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Scripta manent, dicevano i latini, e anche su twitter, con un po’ di pazienza, si può ricostruire la storia completa di come il M5s è infine giunto ai vertici più alti della politica italiana. Una storia piena di colpi di scena, tradimenti e cambi di opinione.

Una domanda per chi ha votato il M5s però noi l’abbiamo: ma se vi avessero detto, prima delle urne, che la situazione si sarebbe risolta come abbiamo visto, avreste comunque dato il vostro voto?

No perché se no col cavolo che prendevano il 33%. 

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