Donna palestinese muore sotto il crollo di un muro a Gaza: la tempesta invernale minaccia 900 mila persone
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Donna palestinese muore sotto il crollo di un muro a Gaza: la tempesta invernale minaccia 900 mila persone

Una donna palestinese a Gaza è morta mentre una tempesta invernale minaccia la vita di quasi 900.000 persone costrette a vivere in tende nell’enclave costiera devastata.

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28 Dicembre 2025 - 17.48


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Una donna palestinese a Gaza è morta mentre una tempesta invernale minaccia la vita di quasi 900.000 persone costrette a vivere in tende nell’enclave costiera devastata.

La vittima, Alaa Marwan Juha, 30 anni, è deceduta domenica quando un muro è crollato sulla sua tenda nel quartiere di Remal, a ovest di Gaza City, secondo quanto riportato da Al Jazeera Arabic. L’incidente è avvenuto durante forti piogge e venti che hanno colpito la Striscia di Gaza fin dalla sera di sabato, causando allagamenti e distruggendo migliaia di tende che ospitano i palestinesi sfollati. Il crollo del muro ha inoltre ferito diversi familiari di Juha.

Molte famiglie palestinesi vivono in tende dal tardo 2023, in seguito alla guerra israeliana su Gaza. L’area è ora esposta a temperature gelide, pioggia intensa e venti forti, con le autorità che avvertono che il maltempo potrebbe intensificarsi in una vera e propria tempesta.

Amjad Shawa, direttore della Palestinian NGOs Network, ha dichiarato ad Al Jazeera Arabic che le condizioni meteorologiche aggravano una situazione umanitaria già catastrofica. Ha sottolineato che le tende non offrono alcuna protezione efficace contro le inondazioni e ha chiesto l’ingresso urgente di case mobili, caravan e attrezzature per riparare le reti fognarie distrutte. Shawa ha definito l’intera Striscia di Gaza una “zona di disastro” e ha esortato la comunità internazionale a fare pressione su Israele per permettere l’ingresso di aiuti vitali.

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Secondo le autorità di Gaza, almeno 15 persone, tra cui tre bambini, sono morte questo mese per ipotermia a causa delle piogge e del calo delle temperature. I soccorritori hanno avvertito di non rimanere negli edifici danneggiati, molti dei quali sono parzialmente o completamente crollati, ma con gran parte del territorio ridotto in macerie, le opzioni di riparo sono scarse.

Il sistema sanitario di Gaza è sull’orlo del collasso e la mancanza di aiuti essenziali, compresi medicinali e forniture mediche, aggrava ulteriormente la crisi.

Parallelamente, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lasciato Tel Aviv per gli Stati Uniti, mentre i negoziatori discutono della seconda fase del cessate il fuoco, la prima delle quali è entrata in vigore il 10 ottobre. Nonostante ciò, Israele continua a violare l’accordo di cessate il fuoco e a bloccare gli aiuti umanitari indispensabili.

Da ottobre 2023, la guerra israeliana su Gaza ha provocato almeno 71.266 morti palestinesi e 171.219 feriti, secondo il Ministero della Salute di Gaza.

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