Leone XIV ha esortato Trump a non rovesciare con la forza il presidente venezuelano Maduro
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Leone XIV ha esortato Trump a non rovesciare con la forza il presidente venezuelano Maduro

Papa Leone ha esortato Donald Trump a non tentare di rovesciare con la forza militare il presidente venezuelano Nicolás Maduro, invitandolo invece a percorrere la strada del dialogo.

Leone XIV  ha esortato Trump a non rovesciare con la forza il presidente venezuelano Maduro
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4 Dicembre 2025 - 23.49


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Papa Leone ha esortato Donald Trump a non tentare di rovesciare con la forza militare il presidente venezuelano Nicolás Maduro, invitandolo invece a percorrere la strada del dialogo.

L’amministrazione Trump sta valutando le proprie opzioni mentre intensifica la pressione sul leader venezuelano, accusato dagli Stati Uniti di legami con il traffico di droga. Maduro respinge con forza tali accuse.

Gli Stati Uniti hanno schierato nel Mar dei Caraibi la loro più grande presenza militare dai tempi dell’invasione di Panama del 1989, e hanno effettuato 21 attacchi contro imbarcazioni sospettate di traffico di stupefacenti nel Mar dei Caraibi e nel Pacifico, uccidendo almeno 83 persone.

Secondo indiscrezioni, Trump avrebbe dato a Maduro un ultimatum durante una recente telefonata, intimandogli di lasciare immediatamente il potere. Il presidente venezuelano avrebbe rifiutato, chiedendo una “amnistia globale” per sé e per i suoi alleati.

Parlando con i giornalisti a bordo del volo papale di ritorno dal suo primo viaggio all’estero, in Turchia e Libano, Leone ha affermato che la Chiesa cattolica sta “cercando una via per calmare la situazione”, perché “in queste circostanze a soffrire non sono le autorità, ma la popolazione”.

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“Da un lato, sembra che ci sia stata una conversazione telefonica tra i due presidenti”, ha aggiunto. “Dall’altro, esiste un pericolo, la possibilità che si arrivi a un’azione, a un’operazione, persino a un’invasione del territorio venezuelano.”

Secondo il pontefice, se gli Stati Uniti vogliono favorire un cambiamento in Venezuela non devono ricorrere alla forza militare, ma piuttosto “cercare il dialogo, anche attraverso la pressione economica”.

Il pontefice, nato a Chicago, è stato eletto nel maggio scorso dopo la morte di Papa Francesco. Durante la conferenza stampa ha anche criticato gli attivisti antimigranti che alimentano “paure” legate all’Islam, e ha indicato la cooperazione tra cristiani e musulmani in Libano come un modello per Europa e Stati Uniti.

Scopo principale del viaggio di sei giorni, durante il quale ha incontrato numerosi leader religiosi e politici, era lanciare un appello alla pace in un Medio Oriente attraversato da tensioni crescenti. All’inizio della visita aveva dichiarato che nel mondo è in corso una guerra “a pezzi”, che mette in pericolo il futuro dell’umanità.

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Leone ha parlato anche di cosa ha provato quando si è reso conto, durante il conclave, che avrebbe potuto essere scelto come nuovo papa. “Me ne sono reso conto vedendo come stavano andando le cose: ho detto, ‘potrebbe essere realtà’”, ha raccontato il pontefice settantenne. “Ho fatto un respiro profondo. Ho detto: ‘Eccoci, Signore, sei tu a guidare’.”

Ha infine accennato ai suoi prossimi viaggi internazionali, indicando l’Africa — e in particolare l’Algeria — come possibile prossima destinazione.


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