Il Belgio ha una posizione molto netta sugli eccessi di Israele e ora ci sono altre frizioni diplomatiche. La ministra degli Affari Esteri belga, Hadja Lahbib, ha convocato l’ambasciatore israeliano in Belgio, S.E. Idit Rosenzweig-Abu, al Gabinetto degli Affari Esteri, per il bombardamento dell’agenzia belga per lo sviluppo Enabel.
L’incontro si è svolto alla presenza della ministra della Cooperazione allo Sviluppo, Caroline Gennez.
I ministri, a nome del Belgio, hanno condannato fermamente il bombardamento e la distruzione degli uffici dell’Enabel, l’agenzia belga per lo sviluppo, a Gaza. Gli uffici erano situati in una torre di sei piani a Gaza City, nel nord della Striscia di Gaza.
Secondo le informazioni in nostro possesso, al momento dell’attentato nell’edificio adibito ad uffici non era presente nessun dipendente dell’Enabel. La distruzione delle infrastrutture civili è assolutamente inaccettabile e non rispetta il diritto internazionale. Fin dal primo giorno del conflitto, il Belgio ha invitato tutte le parti a rispettare il diritto internazionale.
La violenza deve finire – scrive il ministero degli Esteri in una nota -. Il Belgio chiede a tutte le parti un cessate il fuoco immediato, un accesso permanente e senza ostacoli agli aiuti umanitari e il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi. Il Belgio chiede inoltre la ripresa del processo di pace e dei negoziati politici che potrebbero portare ad una soluzione a due Stati, unica via d’uscita da questo conflitto.
Infine, due settimane fa, il governo belga ha deciso di evacuare il personale di Enabel e i loro familiari più stretti. Ci auguriamo vivamente che queste persone – tra cui molti bambini – possano lasciare Gaza rapidamente e illese. Il Belgio rimetterà la questione del risarcimento per le infrastrutture danneggiate dei progetti finanziati dall’Ue e dai suoi Stati membri all’ordine del giorno di una prossima consultazione europea.