Dall’inizio del conflitto a Gaza, Joe Biden in colloqui privati fa notare come stia dando risultati la sua politica dell’incondizionato sostegno ad Israele, un approccio da lui suggerito già durante il conflitto del 2014, quando era vice presidente e che invece venne bocciato da Barack Obama ed i suoi più stretti consiglieri.
Secondo quanto rivela oggi Nbcnews, Biden in questi giorni si è trovato a ricordare, durante colloqui privati, come durante l’operaizone Margine Protettivo, scatenata da Israele nel luglio del 2014, Obama rifiutò di accogliere i consigli del suo più anziano vice, da decenni convinto che il miglior modo di approcciare gli israeliani fosse quello di «abbracciarli» in pubblico non criticarli. Proprio come Biden ha fatto con Benjamin Netanyahu al suo arrivo a Tel Aviv poco dopo gli attacchi del 7 ottobre e l’inizio dell’offensiva a Gaza.
Invece Obama, che rappresenta una generazione politica completamente diversa da quella di Biden, sicuramente più vicina a quell’ala del partito democratico in cui di giorno in giorno cresce il dissenso nei riguardi della politica dell’appoggio incondizionato di Biden, nel 2014 scelse di ammonire pubblicamente Israele per le sue azioni ed esprimere la preoccupazione per le vittime civili palestinesi sin dall’inizio del conflitto. In questo modo – sostiene Biden nei suoi ragionamenti – l’allora suo boss non ottenne nulla e perse ogni possibilità di avere influenza sul governo israeliano.