Putin progetta 5 milioni di telecamere per tenere sotto controllo tutta la Russia
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Putin progetta 5 milioni di telecamere per tenere sotto controllo tutta la Russia

Cinque milioni di telecamere di sorveglianza per tenere d'occhio tutta la Russia, e l'intero flusso di video canalizzato in un unico, grande lettore guidato da un'intelligenza artificiale che analizzerà milioni e milioni di video.

Putin progetta 5 milioni di telecamere per tenere sotto controllo tutta la Russia
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24 Novembre 2023 - 15.43


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Cinque milioni di telecamere di sorveglianza per tenere d’occhio tutta la Russia, e l’intero flusso di video canalizzato in un unico, grande lettore guidato da un’intelligenza artificiale che analizzerà milioni e milioni di video.

Un sistema di controllo mai visto, globale. A Mosca, questo il progetto del Ministero dello Sviluppo Digitale, che ha proposto di creare, appunto, una “piattaforma per l’elaborazione e l’archiviazione dei dati delle telecamere di videosorveglianza” di tutte le città russe. Lo ha annunciato il responsabile del ministero, Maksut Shadaev.

L’idea è stata studiata da “Kommersant”. La piattaforma avrà accesso ai sistemi di videosorveglianza regionali, nonché alle telecamere poste all’ingresso dei condomini, sistemi che saranno installati coi fondi per i grandi interventi di ristrutturazione. “Alcune categorie di proprietari – ha anticipato il ministero – saranno obbligate a installare e collegare videocamere a proprie spese”.

Nella presentazione del progetto, si anticipa che il flusso video sarà analizzato utilizzando anche meccanismi di riconoscimento facciale.

Attualmente, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Digitale, in Russia ci sono 1,2 milioni di telecamere di videosorveglianza. Solo la metà delle telecamere installate a spese dello Stato sono collegate a sistemi di sorveglianza centralizzati regionalmente, ed ora le autorità non hanno accesso a telecamere private.

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Per questo, il ministero prevede che nel 2030 ci debbano essere cinque milioni di telecamere di sorveglianza in Russia e che l’intero flusso video da esse venga canalizzato in una centrale unica che analizzi ogni movimento col supporto dell’intelligenza artificiale.

Il dipartimento, per trovare consenso al progetto, dice che grazie a questo sistema diffuso di sorveglianza si potranno risolvere i crimini con una maggiore percentuale di oggi, con un più 30 per cento. Naturalmente, non viene detto che in Russia, soprattutto dopo l’avvio della guerra all’Ucraina, il termine di “crimine” viene applicato ad ogni manifestazione di dissenso anche rispetto alla decisione di invadere l’Ucraina.

Il governo stima che lo sviluppo della piattaforma costerà 12 miliardi di rubli. In realtà, il costo sarà assai più alto, Kommersant ha contattato un esperto in materia operante in una grande azienda del settore ed ha affermato che il costo del consolidamento completo sarà da cinque a sei volte superiore, poiché sarà necessario acquistare e mantenere una gigantesca potenza di calcolo.

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Cinque milioni di telecamere di sorveglianza per tenere d’occhio tutta la Russia, e l’intero flusso di video canalizzato in un unico, grande lettore guidato da un’intelligenza artificiale che analizzerà milioni e milioni di video.

Un sistema di controllo mai visto, globale. A Mosca, questo il progetto del Ministero dello Sviluppo Digitale, che ha proposto di creare, appunto, una “piattaforma per l’elaborazione e l’archiviazione dei dati delle telecamere di videosorveglianza” di tutte le città russe. Lo ha annunciato il responsabile del ministero, Maksut Shadaev.

L’idea è stata studiata da “Kommersant”. La piattaforma avrà accesso ai sistemi di videosorveglianza regionali, nonché alle telecamere poste all’ingresso dei condomini, sistemi che saranno installati coi fondi per i grandi interventi di ristrutturazione. “Alcune categorie di proprietari – ha anticipato il ministero – saranno obbligate a installare e collegare videocamere a proprie spese”.

Nella presentazione del progetto, si anticipa che il flusso video sarà analizzato utilizzando anche meccanismi di riconoscimento facciale.

Attualmente, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Digitale, in Russia ci sono 1,2 milioni di telecamere di videosorveglianza. Solo la metà delle telecamere installate a spese dello Stato sono collegate a sistemi di sorveglianza centralizzati regionalmente, ed ora le autorità non hanno accesso a telecamere private.

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Per questo, il ministero prevede che nel 2030 ci debbano essere cinque milioni di telecamere di sorveglianza in Russia e che l’intero flusso video da esse venga canalizzato in una centrale unica che analizzi ogni movimento col supporto dell’intelligenza artificiale.

Il dipartimento, per trovare consenso al progetto, dice che grazie a questo sistema diffuso di sorveglianza si potranno risolvere i crimini con una maggiore percentuale di oggi, con un più 30 per cento. Naturalmente, non viene detto che in Russia, soprattutto dopo l’avvio della guerra all’Ucraina, il termine di “crimine” viene applicato ad ogni manifestazione di dissenso anche rispetto alla decisione di invadere l’Ucraina.

Il governo stima che lo sviluppo della piattaforma costerà 12 miliardi di rubli. In realtà, il costo sarà assai più alto, Kommersant ha contattato un esperto in materia operante in una grande azienda del settore ed ha affermato che il costo del consolidamento completo sarà da cinque a sei volte superiore, poiché sarà necessario acquistare e mantenere una gigantesca potenza di calcolo.


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