Sono felice di aver riaccolto la mia famiglia, è permesso provare gioia ed è permesso versare una lacrima. Questa è una cosa umana. Ma non festeggio, non festeggerò finché l’ultimo degli ostaggi non tornerà a casa».
Sono le parole di Yoni Katz Asher, la cui moglie e figlie sono tornate questa sera in Israele dopo 49 giorni di prigionia a Gaza.
«La mia famiglia: Doron, Raz e Aviv sono tornate a casa dalla prigionia. Sono determinato ad aiutare la mia famiglia a riprendersi dal terribile trauma e dalla perdita che abbiamo subito, per il futuro delle mie figlie e di mia moglie. Mi aspettano ancora giorni difficili», dice l’uomo in un video rilanciato dal Forum delle famiglie degli ostaggi, ringraziando le autorità israeliane.
«Voglio sottolineare che i nostri figli, padri, madri e sorelle sono attualmente ostaggi, ci sono persone i cui cuori si stanno spezzando in questo momento e voglio garanzie che ogni singolo ostaggio ritorni a casa. Le famiglie degli ostaggi non sono manifesti, non sono slogan, sono persone reali. Da oggi le famiglie degli ostaggi sono la mia nuova famiglia, e farò di tutto affinché l’ultimo ostaggio ritorni a casa sano e salvo», conclude.
