Repressione senza sconti. La Prima Corte d’appello russa ha confermato il verdetto a 19 anni di carcere per il leader carismatico dell’opposizione, Alexei Navalny, e per l’ex direttore tecnico di Navalny Live, Daniel Kholodny, accusati di estremismo, riferisce Mediazona.
L’agenzia Tass precisa che, respinto l’appello di Navalny, la condanna entra in vigore.
Il ricorso di Navalny per quest’ultima condanna è stato respinto da un giudice di Mosca dopo un’udienza alla quale l’oppositore ha preso parte in collegamento video. Il procedimento è stato chiuso ai media tranne la lettura del verdetto, nonostante le proteste di Navalny e dei suoi avvocati.
Quest’ultima sentenza è stata emessa il 4 agosto dopo che Navalny è stato condannato per sei accuse relative a presunte attività estremiste, tutte da lui negate. Si aggiunge agli 11 anni e mezzo che stava già scontando nella colonia penale IK-6 di Melekhovo, a circa 235 chilometri a est di Mosca, per frode e altre accuse che ha respinto in quanto motivate politicamente.
